9 Aprile 2024

POS e secondo lavoro, due facce della stessa medaglia

Il secondo lavoro è un trend in crescita sia in Europa che in Italia. Se da un lato la prospettiva di guadagnare di più e di avere una maggiore flessibilità nell’organizzare il proprio tempo è allettante, dall’altro bisogna fare i conti con una serie di sfide che possono complicare la gestione di due impieghi. È quindi fondamentale prestare un’attenzione particolare per bilanciare efficacemente i pro e i contro di questa scelta.

Secondo lavoro: i dati della situazione italiana

Negli ultimi anni, la propensione a svolgere più di un lavoro è in crescita tra i cittadini europei e ciò si deve soprattutto alla necessità di avere a disposizione un’entrata economica supplementare. Questa tendenza evidenzia anche i cambiamenti che hanno investito il mercato del lavoro nel corso del tempo, premiando sempre di più la versatilità e la capacità di rispondere con prontezza alle nuove sfide per trasformarle in opportunità.

Secondo quanto riporta il report di Eurostat, lo svolgimento di un secondo lavoro accomuna persone dalle competenze e dai bisogni molto diversi tra loro, raggiungendo il 3,87% del totale degli occupati europei nel 2021 e registrando un aumento di 465mila unità rispetto al 2012. La diffusione di questo fenomeno è più comune nel nord Europa, specialmente nei Paesi Bassi (9,86%), in Danimarca (7,85%), in Finlandia (7,42%), e in Estonia (6,35%), mentre si scende drasticamente in Slovacchia (1,02%), in Romania (0,66%) e in Bulgaria (0,38%). Per quanto riguarda l‘Italia, la percentuale è dell’1,55%.

Gli incarichi che possono essere presi in considerazione per generare un’entrata extra sono numerosi: da quelli serali, ad esempio le consegne a domicilio o l’addetto al guardaroba nei locali, ai servizi di baby-sitting, passando per i lavori online che si possono svolgere comodamente dalla propria abitazione, come la gestione di un eCommerce. Le alternative sono numerose, ma è importante ricordare che il secondo lavoro può assumere diverse forme, diventando un nuovo contratto da dipendente privato da unire a quello già attivo, il che può rappresentare una soluzione compatibile con le posizioni pubbliche o un incremento di quello autonomo.

Per quanto riguarda quest’ultima opzione, i lavoratori dipendenti privati o pubblici per poter esercitare liberamente gli incarichi desiderati, devono dapprima rispettare gli obblighi dei propri lavori per non incorrere in sanzioni e provvedimenti.


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Quali sono le differenze tra il lavoro pubblico e quello privato?

Mentre un lavoratore autonomo può scegliere liberamente con chi collaborare, richiedendo un pagamento personalizzato a seconda del progetto da portare a termine, i lavoratori pubblici e privati si differenziano tra di loro per diversi aspetti, che comprendono il processo di assunzione, la retribuzione, il datore di lavoro e il tipo di occupazione svolta.

Prima di tutto, il settore pubblico si avvale di bandi e concorsi a livello locale o nazionale, con i quali le amministrazioni, i governi, i ministeri, gli ospedali e le scuole organizzano il personale selezionato attraverso un’attenta valutazione composta da prove orali, scritte e addirittura fisiche. Questi dipendenti vengono retribuiti con fondi pubblici e godono di una maggiore stabilità rispetto a chi si trova nell’ambiente privato.

Nel secondo caso, infatti, il posto di lavoro e la retribuzione sono garantiti dai profitti, dalle entrate e dagli investimenti effettuati dalle aziende con cui è stato stipulato un contratto. Se da un lato ciò implica il rischio di perdere il lavoro in caso di bancarotta, dall’altro permette di godere di maggiori benefit, come ad esempio bonus economici. Per ottenere l’impiego in questo settore, è necessario seguire un iter molto diverso, che può includere colloqui e contratti di formazione.

La diversa natura di questi due ambiti, ha portato alla creazione di leggi differenti, al fine di regolamentare ogni aspetto degli incarichi, delle responsabilità, dei diritti e dei doveri dei dipendenti. Per poter svolgere un secondo lavoro, ad esempio, si dovranno seguire due strade distinte.

  • Dipendente privato
    All’interno del Decreto Trasparenza, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale ed entrato in vigore il 13 agosto 2022, viene spiegato come non esista un limite al numero di incarichi che si possono fare contemporaneamente, l’importante però è che vengano rispettate delle regole che garantiscono la salvaguardia della salute della persona. Queste norme riguardano soprattutto il riposo, che comprende 24 ore consecutive obbligatorie a settimana e 11 ore di riposo giornaliero. Bisogna inoltre considerare anche che le fasce orarie richieste dalle due mansioni non si sovrappongano e che non entri in gioco il conflitto di interessi tra le aziende, aspetto che potrebbe causare danni non solo ai datori di lavoro, ma anche allo stesso dipendente.
  • Dipendente pubblico
    Nonostante dipendenti pubblici abbiano molte più limitazioni imposte dalla Legge, anche a loro è consentito ottenere un impiego extra, non entrando in alcun modo in conflitto con il principio sancito nell’articolo 98 della Costituzione, in cui viene esplicitato che “i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione”. Per poterlo svolgere, è necessaria la compilazione di una richiesta di autorizzazione dovrà includere il committente, il tipo di incarico, la durata e i compensi stabiliti. A questo punto sarà l’amministrazione di appartenenza a rilasciare o meno l’autorizzazione in forma scritta che consentirà di procedere con il nuovo incarico supplementare.

Le sfide del secondo lavoro e come vincerle: 4 consigli per avere successo

Tutti i lavoratori, indipendentemente dal loro impiego principale, devono superare delle difficoltà per svolgere correttamente il secondo lavoro. La mancanza di equilibrio tra vita personale e professionale, infatti, può comportare un maggiore stress, inoltre, essere impegnati per molte ore al giorno, sia in lavori mentalmente stimolanti come quelli d’ufficio, sia in attività fisicamente intense, mette a dura prova il corpo, causando un eccessivo affaticamento. Proprio per questo è sempre bene ricordare che il riposo è un diritto fondamentale del lavoratore e deve includere non solo le ore settimanali e giornaliere, ma anche le pause all’interno dei turni lavorativi, essenziali per recuperare le energie psico-fisiche.
Tra le principali sfide a cui si va incontro, durante il mantenimento di un secondo lavoro, compaiono:

  • Pianificazione: Per poter seguire in maniera attenta e professionale entrambi gli incarichi, è necessario organizzare attentamente il tempo, limitando gli imprevisti e utilizzando strumenti fisici come agende o applicazioni apposite, così da liberare la mente e avere sempre a disposizione una visione chiara degli impegni;
  • Comunicazione: Specificare in maniera chiara a collaboratori e datori di lavoro l’effettiva disponibilità oraria è un aspetto fondamentale per la buona riuscita dei compiti assegnati, evitando così conflitti e scadenze che non potrebbero essere rispettate altrimenti;
  • Sovraccarico di lavoro: Quando si ha un doppio impiego, è importante imparare a delegare e a condividere i compiti con qualcuno, che può includere familiari, amici o colleghi. Chiedendo aiuto si potranno limitare i carichi domestici o professionali, mantenendo alta la concentrazione per i compiti in scadenza o che hanno una maggiore priorità;
  • Mancanza di tempo personale: Attraverso l’organizzazione si possono ritagliare dei momenti preziosi per migliorare la propria condizione fisica e mentale, dedicando qualche ritaglio di tempo per svolgere attività fisica, per cucinare piatti equilibrati e genuini e per coltivare le relazioni interpersonali.

Quali sono i vantaggi del secondo lavoro?

Fortunatamente però, svolgere un secondo lavoro include anche dei benefici in grado di migliorare le condizioni di vita dei professionisti. Che si tratti di una passione personale o di una necessità, questa rimane un’opzione molto attraente per molte persone per tutti i vantaggi che comporta.

Prima di tutto permette di ottenere un’entrata extra, aumentando il reddito, così da migliorare le proprie condizioni economiche per raggiungere i propri obiettivi o per acquisire un maggior livello di sicurezza. Le persone hanno modo di gestire in autonomia i propri impegni, a seconda del tipo di mansione scelta e, nel caso della gestione degli eCommerce o dei lavori online, si potrà godere di una completa indipendenza e una maggiore autonomia. In più, è possibile entrare in contatto con persone, ambienti e compiti diversi, acquisendo così nuove competenze e aprendosi a differenti opportunità di carriera per il futuro.

Infine, l’ulteriore vantaggio è costituito dalla semplicità dei pagamenti POS, divenuti un alleato importante per chi svolge un secondo lavoro oltre ad essere obbligatorio, secondo il decreto legge pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio 2014, ma offre anche numerosi benefici sia agli esercenti che ai liberi professionisti, come ad esempio:

  • Mobilità: Il POS offre flessibilità ai lavoratori che possono accettare i pagamenti dei propri clienti ovunque e in qualsiasi momento. Utilizzando questo strumento si potranno effettuare le transazioni non solo in vicinanza del registratore di cassa, ma anche all’interno degli altri ambienti del locale e all’esterno delle attività;
  • Rapidità: Grazie all’avanzata tecnologia di cui il POS è dotato, l’elaborazione dei pagamenti avviene in modo rapido ed efficiente, eliminando ogni tipo di attesa. Velocizzare le transazioni regalerà un’esperienza positiva in ogni suo aspetto, incentivando gli acquirenti a tornare per altre sessioni d’acquisto di prodotti o servizi;
  • Sicurezza: A differenza di quanto avviene tramite il pagamento con i contanti, il POS si configura come un’alternativa estremamente sicura. La crittografia dei dati e i controlli sulla disponibilità della carta, salvaguardano sia i clienti che i commercianti, assicurando la buona riuscita delle transazioni autorizzate;
  • Tracciabilità: Le qualità fondamentali del pagamento POS sono di sicuro la tracciabilità e il livello di trasparenza offerto. Tramite i lettori è possibile avere una visione chiara e dettagliata delle spese e dei guadagni di un’attività o del proprio lavoro, garantendo lo stesso vantaggio ai clienti, i quali potranno monitorare le spese e il budget all’interno delle proprie applicazioni di home banking. Il dispositivo POS viene utilizzato da una vasta gamma di professionisti, commercianti e imprenditori, come quelli che lavorano nei settori dell’hôtellerie, della ristorazione, del beauty e dell’artigianato.

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Grazie alle dimensioni compatte può essere utilizzato ovunque, grazie ai diversi tipi di connettività, tra cui LAN, Wi-Fi e SIM card GPRS. Questo aspetto consente di accettare pagamenti in modo efficiente e professionale in ogni tipo di ambiente, sia nel punto vendita, anche lontano dall’area cassa, che in mobilità. In più, accettando i principali circuiti nazionali e internazionali, è possibile ricevere i pagamenti attraverso carte di credito, debito e prepagate, ma anche tramite digital wallet, come Apple Pay e Google Wallet. La sicurezza delle transazioni è garantita dalla pre-autorizzazione che permette di assicurarsi dell’effettiva disponibilità del cliente e dall’accredito che viene effettuato in 24 ore su un qualsiasi tipo di conto corrente.

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