23 Maggio 2023

Pagamenti digitali in Italia: 10 cose da sapere

I pagamenti digitali hanno rivoluzionato il modo in cui le persone pagano beni e servizi, e l’Italia non fa eccezione. Con il progredire della tecnologia, si moltiplicano anche le opzioni a disposizione dei cittadini italiani per effettuare pagamenti sicuri, facili e veloci.

Che cosa sono i pagamenti digitali?

L’Italia si muove sempre di più verso la cashless society, con i pagamenti digitali che guadagnano terreno rispetto al denaro contante e continuano a crescere a doppia cifra, sfiorando i 400 miliardi di euro (pari al 40% dei consumi) secondo i dati dell’analisi elaborata dall’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano.

Per meglio comprendere che cosa significa è importante definire cosa sono i pagamenti digitali in modo da capire quale impatto stanno avendo sulla società italiana. Fanno parte della categoria dei pagamenti digitali – o Digital Payment in inglese – tutte quelle transazioni effettuate con l’ausilio di strumenti elettronici, come carte di pagamento e wallet, o addebito diretto su conto corrente per l’acquisto di beni o servizi.

Negli ultimi anni, la crisi legata all’emergenza sanitaria da Covid-19 ha accelerato la crescita dei pagamenti digitali in Italia, trasformando quella che fino a poco tempo prima appariva come una semplice alternativa in una vera e propria necessità legata all’esigenza di evitare il contatto fisico con altre persone. La possibilità di rispettare i limiti imposti dalla social distancing ha sicuramente svolto un ruolo fondamentale nella diffusione di soluzioni di pagamento digitali, ma non è l’unico fattore.

Nel tempo sono infatti emersi altri vantaggi che hanno spinto i consumatori a preferire i pagamenti digitali al denaro contante, come la maggiore comodità nelle transazioni, la riduzione dei tempi di elaborazione dei pagamenti e la sicurezza garantita contro le frodi.

Il fenomeno dei Digital Payment, supportato dallo sviluppo di soluzioni innovative che stanno semplificando l’esperienza di acquisto dei consumatori, è in continua evoluzione. Per capire lo stato attuale della situazione nel nostro Paese, vediamo quali sono le dieci cose da sapere sui pagamenti digitali.

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10 cose da sapere sui pagamenti digitali

Che si parli di acquisti effettuati presso gli store fisici o di shopping online, i pagamenti digitali sono la modalità di pagamento più diffuso, sia per le piccole spese che per quelle più importanti. Sono diversi i motivi che spiegano perché i Digital Payment stanno guadagnando terreno in Italia e nel mondo.

Ecco dieci cose da sapere sui pagamenti digitali per capire come funzionano e i vantaggi che offrono:

I diversi tipi di pagamenti digitali

Si è spesso portati a pensare che quando si parla di pagamenti digitali si faccia riferimento solo ai Mobile Payment, ovvero i pagamenti effettuati tramite smartphone, ma in realtà esistono diversi tipi di Digital Payment che possiamo suddividere in tre grandi categorie:

  • Contactless: si tratta di transazioni effettuate con l’ausilio delle tecnologie RFID (Radio Frequency Identification) e NFC (Near Field Communication) che consentono di completare l’acquisto con un solo gesto e senza il bisogno di contatto. Basta semplicemente avvicinare la carta di pagamento, lo smartphone o altri dispositivi, al terminale POS dove compare il simbolo universale delle quattro onde crescenti verso destra;
  • eCommerce: sono i pagamenti effettuati mediante carta di pagamento o wallet elettronico per gli acquisti online da remoto di prodotti o servizi. Se la transazione avviene tramite smartphone allora il pagamento rientra nel gruppo dei Mobile Commerce, una delle forme di pagamento digitale più diffusa in Italia poiché il cellulare è divenuto il principale dispositivo con cui si accede a Internet per effettuare acquisti online;
  • Innovative Payment: in questo gruppo troviamo tutte quelle soluzioni che rappresentano il futuro dei pagamenti digitali, ossia gli Smart Objects Payment, resi possibili dall’Internet of Things (IoT), i Wearable Payment, ovvero i dispositivi indossabili connessi a Internet e abilitati ai pagamenti contactless, come gli smartwatch, e infine i Device-free Payment, ossia pagamenti che non richiedono alcun dispositivo di attivazione e sfruttano la biometria.

La crescita dei pagamenti digitali in Italia

Dai dati della già citata analisi dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano emerge che in Italia i quasi 400 miliardi di euro di transato con strumenti di pagamento digitale includono i pagamenti basati su carte e wallet, che crescono del 18% a 390 miliardi di euro, e quelli basati su conto, non alimentati da carte, pari a 7 miliardi di transato.

Aumenta l’incidenza dei pagamenti contactless che raggiungono i 186 miliardi di euro (+45% sul 2021) e degli Innovative Payment che registrano un valore di a 20,3 miliardi (+107%). Nel gruppo dei nuovi metodi di pagamento i due principali motori di crescita sono Mobile e Wearable: nel corso del 2022, infatti, gli italiani hanno usato sempre di più lo smartphone o i dispositivi indossabili per effettuare pagamenti in negozio, per un totale di 16,3 miliardi di euro di transato (+122% rispetto al 2021).

Un altro dato interessante è quello relativo ai servizi correlati al pagamento, in particolare il Buy Now Pay Later (BNPL) – in italiano “Acquista ora e paga dopo”- che con 2,3 miliardi di euro di transazioni e una crescita del +253% rispetto al 2021 contribuisce in maniera significativa all’incremento generale dei pagamenti digitali. Il 13% degli italiani ha dichiarato di avere già utilizzato questo tipo di servizio per uno o più acquisti online e/o in negozio, mentre il 33% è intenzionato a servirsene in futuro.

Sicurezza e trasparenza

A differenza del denaro contante, con i pagamenti digitali si riducono i rischi di smarrimento, furto, falsificazione e frodi, garantendo ai consumatori un’esperienza di acquisto caratterizzata da una maggiore sicurezza, trasparenza e tracciabilità. Tutto ciò è possibile grazie alla PSD2, acronimo di Payment Services Directive, la direttiva europea introdotta nel 2009 per regolamentare i servizi di pagamento nell’UE. La PSD2 mira a semplificare i processi di transazione digitale e ad introdurre nuove misure di sicurezza, come la Strong Customer Authentication (SCA). La direttiva europea prevede inoltre un un quadro giuridico per lo sviluppo dell’Open Banking, che consente ai clienti di autorizzare terze parti ad accedere ai propri dati bancari per l’offerta di nuovi servizi.

Internazionalizzazione dei pagamenti

I Digital Payment eliminano le problematiche legate al cambio di denaro contante grazie ai circuiti di pagamento digitali internazionali. Ciò significa che i clienti possono pagare con carta utilizzando la valuta del proprio paese di provenienza. Questa funzionalità è utile e vantaggiosa per le aziende che lavorano quotidianamente con clienti provenienti dall’estero e con i turisti. Inoltre, i pagamenti digitali offrono la possibilità di elaborare le transazioni in modo rapido e accurato per gli esercenti che operano a livello internazionale, consentendo loro di semplificare le proprie attività e ridurre i costi.

Checkout innovativi e pagamenti più veloci

Rispetto ai pagamenti in denaro contante, i pagamenti effettuati con carte di credito, prepagate e bancomat, oppure con smartphone e oggetti indossabili, consentono alle aziende di accelerare i processi di pagamento, riducendo il tempo che i clienti trascorrono alla cassa. Questo non solo migliora l’esperienza del cliente, ma aumenta anche l’operatività e l’efficienza, riducendo i costi. Inoltre, con i Digital Payment è possibile implementare metodi di pagamento innovativi come portafogli elettronici e QR code che consentono di effettuare una transazione in pochi secondi, velocizzando in questo modo il check-out e la fase di pagamento.

Gestione dei flussi economici dell’attività più semplice

I pagamenti digitali semplificano la gestione degli incassi giornalieri e riducono il rischio di errori, grazie all’uso del POS che registra l’importo di ogni singola transazione eliminando la necessità di controllare manualmente ogni operazione. Ciò consente di avere una migliore comprensione del proprio flusso di cassa, favorendo una gestione efficiente dell’attività.

Una migliore Customer Experience

L’adozione dei pagamenti digitali ha cambiato le dinamiche d’acquisto: i clienti possono ora effettuare pagamenti online o in negozio con pochi clic, senza bisogno di contanti o di lunghe code. Questo semplifica il processo di pagamento perché riduce i tempi di attesa e consente di creare un’esperienza di acquisto più piacevole per il cliente che può anche scegliere il metodo di pagamento che preferisce in ogni situazione.

Inoltre, i Digital Payment permettono alle aziende di sviluppare una strategia omnichannel capace di integrare il canale online, ossia l’eCommerce, con quello fisico, ovvero il negozio. Questo tipo di servizio è conosciuto con il nome di Click & Collect – che significa letteralmente “Clicca e Ritira” – una modalità di acquisto che consente di fare shopping online e ritirare la merce comodamente in negozio, senza costi aggiuntivi di consegna, ritardi o infinite attese, migliorando così la Customer Experience.

Analisi dei dati e crescita del business

Un altro vantaggio dei pagamenti digitali è la possibilità di raccogliere dati allo scopo di analizzare
i comportamenti dei clienti. Ciò consente alle aziende di ottenere utili e preziose informazioni sulle abitudini, le preferenze e le decisioni di acquisto dei consumatori. Questi dati, se utilizzati in modo corretto, possono favorire la crescita del business perché aiutano le attività, di qualsiasi settore e dimensione, a comprendere meglio le esigenze dei loro clienti, identificare le aree da migliorare, ottimizzare le strategie di vendita, sviluppare campagne di marketing e prendere decisioni più informate.

Bonus POS 2023

Se i Digital Payment per i consumatori rappresentano una soluzione comoda, pratica e sicura, per esercenti, artigiani, lavoratori autonomi e liberi professionisti dotarsi di un terminale di pagamento che permetta di accettare transazioni digitali significa fare i conti con le commissioni POS.

Allo scopo di agevolare l’adozione di questo sistema di pagamento, e con l’obiettivo di combattere l’evasione fiscale, il Governo ha rinnovato il credito d’imposta sulle commissioni per i pagamenti elettronici, meglio noto come Bonus POS 2023.

Il credito d’imposta è pari al 30% delle commissioni addebitate per tutte le transazioni effettuate mediante strumenti di pagamento tracciabili con privati consumatori.

Possono beneficiare dell’agevolazione gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni con un fatturato annuo uguale o inferiore a 400.000 €, ossia piccole e medie attività che dispongono di un registratore di cassa elettronico per la trasmissione dei corrispettivi.

Metaverso e pagamenti digitali

In un futuro che non è poi così lontano, le innovazioni introdotte dal Metaverso rivoluzioneranno ogni settore, incluso quello dei pagamenti digitali. Grazie a tecnologie all’avanguardia, tra cui la Realtà Aumentata (RA), l’Intelligenza Artificiale (IA) e la Blockchain, oggi utilizzata soprattutto per registrare transazioni di criptovalute, le aziende stanno già sperimentando soluzioni volte a rendere il trasferimento di denaro più veloce, facile e sicuro, allo scopo di offrire ai consumatori esperienze uniche che miglioreranno ulteriormente il rapporto cliente-impresa.

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