18 Agosto 2021

Scontrino elettronico e POS 2021: ultime semplificazioni e strumenti di incasso

Come funziona e cosa cambia per l’emissione dello scontrino elettronico

Lo scontrino elettronico è stato introdotto con l’obiettivo di contrastare i fenomeni di evasione fiscale.

Scontrino elettronico: che cos’è e come funziona la trasmissione elettronica dei dati?

Lo scontrino di carta è destinato a scomparire per lasciare spazio allo scontrino elettronico che, insieme all’obbligo di fatturazione elettronica, è una delle misure messe in atto Governo al fine di contrastare l’evasione fiscale.

Che cos’è lo scontrino elettronico? Lo scontrino elettronico è l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei dati necessari ai fini fiscali, ovvero i cosiddetti corrispettivi giornalieri che devono essere comunicati dal commerciante all’Agenzia delle entrate.

Per adeguarsi alla normativa e non incorrere nelle sanzioni, gli esercenti dovranno dunque dotarsi di un registratore di cassa telematico (RT), vale a dire un registratore di cassa con capacità di connettersi a internet, che invierà i corrispettivi giornalieri all’agenzia fiscale.

Il registratore telematico consente di memorizzare la singola operazione e, al contempo, emettere il documento commerciale esattamente come avveniva con il registratore di cassa tradizionale. A differenza di quest’ultimo, però, al momento della chiusura di cassa l’RT, in automatico, predispone e sigilla elettronicamente il file contenente i dati complessivi dei corrispettivi della giornata lavorativa e trasmette tale file al sistema dell’Agenzia delle entrate in modo sicuro.

Ciò significa che è anche possibile utilizzare l’RT senza connessione alla rete internet nella fase di memorizzazione e generazione dei documenti commerciali e connettere l’apparecchio alla rete internet al momento della chiusura di cassa fino al completamento della trasmissione.

I corrispettivi devono essere registrati quotidianamente, ma cosa succede se, al momento di chiusura di cassa, il registratore telematico non funziona? In questo caso, l’esercente ha 12 giorni di tempo per trasmettere i dati al fisco.

In alternativa all’utilizzo del registratore di cassa telematico è possibile avvalersi della Procedura Web “documento commerciale online”, presente nel portale “Fatture e Corrispettivi” del sito dell’Agenzia. La procedura, messa a disposizione gratuitamente dall’Agenzia delle entrate e utilizzabile anche su dispositivi mobili, è adatta agli esercenti che effettuano operazioni a ridotta frequenza giornaliera.

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Quali informazioni deve contenere lo contrino fiscale elettronico?

I dati che devono comparire all’interno dello scontrino elettronico sono i seguenti:

  • Data e orario di emissione del documento;
  • Numero progressivo;
  • Ditta, denominazione o ragione sociale, numero di P.IVA, nome e cognome dell’emittente;
  • Luogo in cui si svolge l’attività;
  • Descrizione dei beni venduti o dei servizi prestati;
  • Ammontare del corrispettivo totale e di quello pagato dal cliente.

Obbligo dei corrispettivi telematici: date e proroghe

L’obbligo di emissione di scontrino elettronico e trasmissione dei corrispettivi è scattato il 1° luglio 2019 per tutte le aziende con un volume d’affari superiore a 400.000 €.

Il 1° ottobre 2021 segna, invece, la data di avvio dell’utilizzo esclusivo del nuovo tracciato telematico dei dati dei corrispettivi giornalieri “TIPI DATI PER I CORRISPETTIVI – versione 7.0 – giugno 2020” e del conseguente adeguamento dei registratori telematici per i soggetti che svolgono attività di commercio al minuto ed attività assimilate ai sensi dell’articolo 22 del DPR n. 633/1972.

A causa della difficoltà legate alla crisi epidemiologica da Covid-19 il termine massimo per adeguarsi al nuovo tracciato per l’invio dei corrispettivi telematici giornalieri è stato modificato più volte: infatti, in precedenza il termine era stato fissato per il 1° gennaio 2020 e successivamente prorogato al 1° luglio 2020, poi al 1° gennaio 2021 e infine al 1° aprile 2021.

Emissione scontrino elettronico: quali sono i soggetti esonerati?

Il Decreto Legge 34/2020 del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) stabilisce quali sono i soggetti esonerati dall’obbligo di trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri.

Le attività che godono dell’esenzione sono:

  • Tabaccherie;
  • Edicole;
  • Servizi di trasporto pubblico;
  • Venditori di prodotti agricoli;
  • Servizi di telecomunicazione e radiodiffusione;
  • Esercizi di distribuzione del carburante (per le operazioni diverse dalla vendita di benzina e gasolio);
  • Servizi di gestione delle lampade votive nei cimiteri;
  • Chi svolge attività marginali.

Bonus POS 2021 e doppio credito d’imposta: le agevolazioni per le imprese

Il Decreto Legge 30 giugno 2021, n.99, recante “Misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese”, punta a incentivare la diffusione e l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici attraverso due agevolazioni a favore delle imprese: il Bonus POS e il doppio credito d’imposta.

Possono beneficiare del Bonus POS 2021 tutti gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni con un fatturato annuo uguale o inferiore a 400.000€ (nell’anno d’imposta precedente a quello di riferimento), ovvero piccole e medie attività che dispongono di un registratore di cassa elettronico per la trasmissione dei corrispettivi.

Le tipologie di transazioni soggette all’erogazione del credito d’imposta, maturate nel periodo dal 1° luglio 2021 al 30 giugno 2022, sono tutti i pagamenti effettuati con carta di debito, di credito, prepagata o mediante altri strumenti di pagamento digitali, come e-wallet, smartphone o smartwatch.

La modifica all’articolo 1 comma 11 del D.L. n 99 introduce, inoltre, l’art. 22 bis contenente un ulteriore credito d’imposta parametrato al costo di acquisto, noleggio o utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici per gli esercenti che tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022 acquistano, noleggiano o utilizzano strumenti collegati a registratori di cassa elettronici.

Il credito d’imposta spetta nel limite massimo di spesa per soggetto di 160 euro, nelle seguenti misure:

  • 70% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200.000 euro;
  • 40% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 200.000 euro e fino a 1 milione di euro;
  • 10% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.

Il secondo bonus spetta invece agli stessi soggetti che, nel corso del 2022, acquistano, noleggiano o utilizzano strumenti evoluti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri.

Con riferimento al prossimo anno 2022, il credito d’imposta spetta nel limite massimo di spesa per soggetto di 320 euro, nelle seguenti misure:

  • 100% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare non superiore a 200.000 euro;
  • 70% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 200.000 euro e fino a 1 milione di euro;
  • 40% per i soggetti i cui ricavi e compensi relativi al periodo d’imposta precedente siano di ammontare superiore a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro.

Entrambi i crediti d’imposta non concorrono alla formazione del reddito del beneficiario e potranno essere utilizzati esclusivamente in compensazione dopo il sostenimento della spesa.

Scontrino elettronico e pagamenti con POS: semplificazioni dal 1° luglio 2021

L’avvio della semplificazione relativa allo scontrino elettronico in caso di utilizzo di mezzi evoluti di incasso è stato prorogato dalla Legge di Bilancio 2021 che ha differito l’entrata in vigore della misura dal 1° gennaio al 1° luglio 2021.

Ciò significa che accettare pagamenti con carte di credito o di debito permetterebbe di semplificare gli adempimenti necessari ai fini della memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri, vale a dire il cosiddetto scontrino elettronico.

Quindi, a partire dal 1° luglio 2021, i soggetti che adottano sistemi evoluti di incasso, attraverso carte di debito e di credito e altre forme di pagamento elettronico, sono esonerati dagli obblighi legati allo scontrino elettronico: memorizzazione e trasmissione dei dati, infatti, saranno effettuati in un’unica operazione, all’atto del pagamento.

Si tratta, però, di una novità legata all’emanazione di un provvedimento attuativo da parte dell’Agenzia delle entrate che deve definire le regole e i tempi da rispettare, oltre alle caratteristiche degli strumenti evoluti di incasso idonei ai fini fiscali.  Al momento, il provvedimento non è ancora stato emanato.

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