19 Maggio 2022

Obbligo POS per liberi professionisti. Come scegliere il migliore

I migliori POS per liberi professionisti

La veloce e rapida transizione dai diffusi pagamenti tramite il denaro contante verso un metodo di transizione basato su processi digitali è sempre più evidente. Molteplici analisi, studi e tendenze confermano da tempo quella che è una rivoluzione in atto ormai da diverso tempo, nonostante non smetta ancora di far notizia; al contrario, le disamine e le peculiarità di questa grande transizione verso i pagamenti digitali – e di conseguenza verso l’utilizzo di terminali di pagamento POS in grado di accettare questo tipo di transazioni – si stanno facendo sempre più dettagliate e approfondite, in grado di offrire non solo una panoramica affidabile su quanto accaduto fino ad ora, ma anche di presentare ciò che di nuovo potrebbe verificarsi nei prossimi anni.

I POS per liberi professionisti ed esercizi commerciali

Si capisce bene, dunque, come l’obbligo del POS per professionisti e commercianti di qualunque settore sia ormai una necessità con cui tutti i soggetti chiamati in causa si sono dovuti e si dovranno rapportare. Se è vero che alcune forme di pagamento oggi si stanno direzionando verso un meccanismo di transizione peer-to-peer (vale a dire direttamente da un dispositivo all’altro senza la necessità di una particolare intermediazione terza), la gran parte del volume transazionale che osserviamo da anni nel mondo occidentale si caratterizza per l’utilizzo di carte di credito, debito o prepagate, che hanno bisogno non a caso di un terminale di pagamento quale il POS (Point of Sale) per completare l’azione del trasferimento di denaro.

Il POS sta dunque rapidamente guadagnando terreno in ogni campo: dai supermercati a qualsiasi altro tipo di esercizio commerciale, da punti vendita, bar e ristoranti allo stesso utilizzo da parte dei liberi professionisti. Anche in quest’ultimo aspetto, infatti, il POS per liberi professionisti sta di fatto seguendo l’aumento del grande volume delle richieste di pagamento con carta e in relazione alle diverse limitazioni introdotte con la legge di bilancio del 2020: quest’ultima ha, da un lato, abbassato il limite dell’uso del contante per pagamenti da 2.999,999 euro a 1.999,999 euro, e dall’altro ha introdotto sanzioni che rendono oggi il POS un elemento sempre più essenziale.

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Il POS obbligatorio per liberi professionisti

Il POS per liberi professionisti e più in generale per tutti gli esercizi commerciali si sta confermando e attestando come uno strumento sempre più necessario, oltretutto pensando proprio all’orizzonte rappresentato dall’obbligo del POS per professionisti, che prenderà il via a partire dal 30 giugno 2022.

Negli ultimi anni si sono infatti moltiplicate le iniziative (dalle diverse detrazioni fiscali allo stesso cashback, attuato nel corso del 2020) da parte del governo per andare a incentivare l’utilizzo dei terminali di pagamento e, più in generale, dell’implementazione di pagamenti digitali, contactless e peer-to-peer al posto dei canonici pagamenti con contanti che tanto hanno caratterizzato il secolo scorso e il primo decennio del secolo attuale. Anche l’ultima misura governativa si inserisce proprio in questo solco: a partire dal 30 giugno 2022, infatti, il POS obbligatorio per liberi professionisti sarà esteso a tutte le categorie a prescindere dal singolo reddito pro capite e regime fiscale. Dal decreto PNRR n. 36 sarà introdotta, allo stesso tempo, una misura sanzionatoria per i professionisti che non si doteranno del terminale di pagamento pari a 30 euro (valore fisso) più il quattro per cento della transazione rifiutata.

Obbligo POS professionisti

La misura governativa che renderà il POS uno strumento non più accessorio (nonostante sia sempre più frequente vedere il suo utilizzo in bar, ristoranti, hotel e qualsiasi tipo di esercizio commerciale) ma obbligatorio si accompagna a una serie di agevolazioni implementate sempre dal governo, nell’ambito dei programmi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in favore delle imprese e dei soggetti che si doteranno di tali strumenti.

Con l’articolo 11-bis all’interno del decreto-legge 73/2022, al comma 10 si precisa come il credito d’imposta sulle commissioni maturate grazie ai pagamenti elettronici raggiungerà un bonus pos del 100% per quelle transazioni realizzate tramite pagamenti con carta che prevedono il coinvolgimento di strumenti collegati ai registratori di cassa.

Allo stesso tempo, per chi nel corso del 2022 si doterà di evoluti strumenti per pagamenti elettronici per un massimo di 320 euro, si istituisce un ulteriore credito di imposta POS secondo le seguenti fasce:

  • Il 100 per cento per i soggetti con ricavi, nel periodo d’imposta precedente, non superiori a 200.000 euro
  • Il 70 per cento per soggetti con ricavi compresi tra 200.000 e 1.000.000 euro nel periodo d’imposta precedente
  • Il 40 per cento, infine, per chi beneficia di ricavi tra 1.000.000 e 5.000.000 euro nel periodo d’imposta precedente

Obbligo POS per professionisti: cosa rappresenta?

La vera e propria corsa al POS può identificarsi come l’ultima misura implementata dall’ecosistema governativo italiano volta a facilitare sempre di più la corsa al digitale in Italia, e in particolare l’implementazione di sistemi che permettano una transizione sempre più rapida e sicura verso i pagamenti digitali. Un metodo di pagamento più immediato, rapido e che può così garantire la non più centralità del contante e di tutti i problemi legati alla necessità dell’utilizzo di un mezzo fisico per andare a realizzare le transazioni, come accaduto fino a pochissimi anni fa.

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