In Italia i pagamenti digitali stanno cambiando rapidamente grazie a tecnologie sempre più diffuse. Carte, smartphone e dispositivi wearable guidano questa evoluzione, ridefinendo strategie e modalità di pagamento.
Pagamenti digitali in Italia: un mercato stabile che continua a evolvere
Nel primo semestre del 2025 è emerso che i pagamenti digitali non rappresentano più un fenomeno emergente, ma una componente strutturale dei consumi in Italia. I dati dell’Osservatorio Innovative Payments, presentati al Salone dei Pagamenti, mostrano un mercato ancora in crescita, seppur con un ritmo più maturo.
Nei primi sei mesi dell’anno il valore dei pagamenti digitali con carta ha raggiunto 236 miliardi di euro (+6% rispetto al 2024).
Se il trend proseguirà, il 2025 dovrebbe chiudere con un transato tra 495 e 505 miliardi di euro, pari a una crescita del 5–7%. Si tratta di un ritmo più contenuto rispetto agli anni di forte espansione, segno di un mercato ormai consolidato nelle abitudini di spesa.
Ancora più significativo è l’andamento delle operazioni: le transazioni aumentano dell’11,5%, quasi il doppio rispetto al valore complessivo, mentre lo scontrino medio continua a calare. Un segnale evidente che gli italiani stanno usando i pagamenti digitali anche per acquisti di piccolo importo, confermando una diffusione sempre più capillare.
Permane tuttavia un divario con l’Europa: nel 2024 l’Italia era quart’ultima per transazioni pro capite, davanti solo a Germania, Romania e Bulgaria. Nonostante ciò, il Paese mostra un tasso di crescita superiore alla media UE, a indicare un potenziale ancora ampio e non pienamente espresso.
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Innovative payments: le tecnologie che accelerano i pagamenti digitali
La crescita dei pagamenti digitali in Italia è trainata soprattutto dagli innovative payments, ossia quegli strumenti che consentono di pagare in negozio con modalità rapide, intuitive e ormai integrate nella vita quotidiana. Il report dell’Osservatorio Innovative Payments conferma che contactless, smartphone e wearable – come smartwatch e smartband – stanno trasformando l’esperienza di pagamento al punto vendita, rendendola più immediata e sicura.
Nel primo semestre del 2025 è continuata la forte espansione dei pagamenti tramite smartphone e dispositivi indossabili, che raggiungono 29,7 miliardi di euro, pari a una crescita del 46% sul 2024. Ancora più rilevante è l’incremento del numero di transazioni: +52%, con oltre 1 miliardo di operazioni in soli sei mesi. La tecnologia NFC domina il settore, generando il 95% del valore complessivo, mentre il restante 5% proviene da app basate su QR code o geolocalizzazione.
Accanto a queste soluzioni ormai consolidate, emergono nuovi strumenti che potrebbero ampliare ulteriormente lo scenario: l’Euro digitale, su cui la BCE continua a sviluppare casi d’uso, e gli stablecoin, sempre più al centro dell’interesse degli operatori per il loro potenziale nei pagamenti retail ed eCommerce.
Sebbene ancora in fase iniziale, queste innovazioni potrebbero diventare parte integrante del futuro ecosistema dei pagamenti digitali, integrandosi con quanto già offerto da carte, smartphone e dispositivi wearable.
Il futuro dei pagamenti digitali in Italia tra sfide e opportunità
I pagamenti digitali in Italia hanno raggiunto una fase di piena maturità: l’uso è quotidiano, l’infrastruttura è capillare e l’ecosistema è più stabile che in passato. Ma per sostenere la crescita dei prossimi anni non basterà l’aumento dell’adozione: il settore dovrà evolvere lungo quattro direttrici strategiche, trasformando l’attuale maturità in una base per un’innovazione continua:
- Innovazione: sarà necessario sviluppare esperienze di pagamento più fluide, integrate e intelligenti, attraverso soluzioni omnicanale, pagamenti invisibili, tokenizzazione avanzata, instant payments e l’introduzione graduale di strumenti emergenti come euro digitale e stablecoin. L’obiettivo è semplificare i processi per consumatori ed esercenti.
- Interoperabilità: serviranno infrastrutture capaci di dialogare tra loro in modo trasparente. Standard aperti, API comuni e maggiore compatibilità tra wallet, software-POS, POS e piattaforme cloud saranno cruciali per ridurre la frammentazione, tagliare i costi e aumentare l’efficienza.
- Sicurezza: con volumi e complessità in crescita, la solidità del sistema diventerà un vantaggio competitivo. Occorrerà rafforzare autenticazione avanzata, tecniche di rilevazione comportamentale delle frodi, crittografia end-to-end e governance dei dati, nel pieno rispetto dei requisiti normativi.
- Collaborazione: banche, fintech, esercenti, provider e regolatori dovranno lavorare insieme.
Partnership pubblico-private e iniziative di standardizzazione abiliteranno servizi ad alto valore aggiunto come loyalty integrata, microfinanziamenti istantanei e soluzioni smart per le PMI.
A tutto ciò si aggiunge la necessità di investire in infrastrutture moderne, cultura digitale e inclusione finanziaria. Monitorare indicatori chiave — volumi, transazioni pro capite, costi di accettazione, resilienza operativa e tasso di frodi — sarà essenziale per mantenere un ecosistema dei pagamenti digitali competitivo, sicuro e capace di allinearsi agli standard europei.
