13 Dicembre 2022

Stablecoin: cosa sono e a cosa servono

Le Stablecoin sono una valuta digitale ancorata a un asset di riferimento che può essere denaro fiat, materie prime negoziate in borsa (come metalli preziosi) o un’altra criptovaluta.

Stablecoin cosa sono e che differenza c’è con le criptovalute?

Il panorama delle criptovalute è molto vasto e non si esaurisce nel Bitcoin, ma si articola in una moltitudine di crypto asset ciascuno diverso dall’altro. Tra questi ci sono le Stablecoin, o Stable coins o Stable cryptocurrencies, token che, come indica il termine stable – in italiano “stabile” -, sono tendenzialmente stabili e non subiscono le oscillazioni che si registrano con Bitcoin, Ethereum e Litecoin, poiché non risentono delle dinamiche di domanda e offerta del mercato.

In altre parole, le Stablecoin sono progettate per offrire agli utenti la flessibilità e la convenienza della criptovaluta senza i rischi derivanti dalle oscillazioni di prezzo degli asset digitali. Questo è possibile perché le Stablecoin sono una classe di criptovalute il cui valore è legato a quello di un asset di riserva stabile di cui costituiscono la rappresentazione digitale, come ad esempio una valuta fiat nazionale, vale a dire una moneta a corso legale (ad esempio: il dollaro statunitense), o a un bene come l’oro, il cui valore può essere facilmente stimato e monitorato.

Ciò le rende particolarmente adatte al commercio quotidiano, in quanto non soggette ai frequenti cambiamenti di prezzo dovuti alla volatilità del mercato, e consente di semplificare i processi di pagamento e le transazioni finanziarie in tutto il mondo che diventano più veloci, più trasparenti ed economicamente efficienti. Questo tipo di criptovaluta può essere utilizzato per trasferire fondi, facilitare il trading e fungere da garanzia per i protocolli di prestito.

Va inoltre evidenziato che quella della Stablecoin è una macrocategoria in cui, oltre quelle basate sull’asset di riserva, è possibile identificare anche altre tipologie, come le Stablecoin ancorate a Critpovalute e le Stablecoin algoritmiche. Nel primo caso, poiché le criptovalute sono per natura volatili e non ci sono beni fisici che fungono da garanzia, la Stablecoin viene sovra-garantita da una riserva di criptovalute in numero superiore a quello dei token emessi in modo da poter far fronte alle possibili oscillazioni di valore.

Per quanto riguarda le Stablecoin algoritmiche, invece, non c’è né un asset fisico né un bene virtuale alla base poiché il sistema si basa su un algoritmo: viene fissato un valore di riferimento, generalmente collegato al dollaro, e se il prezzo della Stablecoin cresce vengono emessi automaticamente nuovi token.

Per citare un esempio, una delle Stablecoin più utilizzate è Theter (USDT), ancorata al dollaro, la quale mantiene un rapporto che si attesta ad 1:1. di solito, il rapporto è 1:1, cioè un token vale 1 quantità della valuta che è stata utilizzata come sottostante.

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Come funzionano le Stablecoin?

Le Stablecoin si basano su un meccanismo noto come pegging (in italiano, “ancoraggio”), secondo il quale i token sono supportati da una riserva di beni reali, mantenendo così stabile il valore delle criptovalute. Ma in quale modo si riesce a legare il valore di token, che vive solo nella blockchain, a quello di un bene reale, come ad esempio il dollaro? Vediamo come funzionano le tre principali e già citate tipologie di Stable coins:

  1. Stablecoin garantite da denaro fiat: chi crea il token deposita presso un soggetto terzo la somma necessaria a garantire la stabilità delle Stablecoin. Di solito, il rapporto è 1:1, cioè un token vale 1 quantità della valuta che è stata utilizzata come sottostante. Quindi, ad esempio, 1 token può valere 1 dollaro che funge da garanzia collaterale e rappresenta una riserva necessaria a garantire il valore del token. Per le Stablecoin legate a commodities (materie prime), il processo di emissione è simile a quello precedente: l’emittente deve creare una riserva di beni reali (come oro o argento) ed emettere token equivalenti;
  2. Stablecoin ancorate a criptovalute: in questo caso il collaterale non è rappresentato da beni reali, ma da criptovalute. Per avere stabilità del valore della Stablecoin è necessario che la riserva sia più grande rispetto al numero di token emessi. In questo modo si ha una maggiore sicurezza, poiché qualsiasi variazione di prezzo può essere compensata dalla riserva.
  3. Stablecoin algoritmiche: la stabilizzazione non è garantita da beni reali o criptovalute e quindi si parla di Stablecoin non collateralizzate. In questo caso, la stabilità del valore è garantita da un algoritmo: il sistema funziona monitorando in continuazione le oscillazioni di prezzo e reagendo con misure volte a riportare l’equilibrio.

Quali sono le Stablecoin più diffuse?

Le Stablecoin più utilizzare sono quelle che replicano il dollaro e, tra queste, le più conosciute sono le seguenti:

  • Tether USD (USDT): è la Stablecoin creata dalla società Tether. Nel mercato delle criptovalute è la più conosciuta e grazie alla sua stabilità viene utilizzata per effettuare transazioni in maniera più sicura rispetto al Bitcoin oppure per conservare il valore dei propri risparmi;
  • USD Coin (USDC): è stata creata da Circle e Coinbase ed è considerata una delle Stablecoin più sicure anche se attualmente il suo utilizzo non è ampio come quello di Tether;
  • Binance USD (BUSD): è una Stablecoin creata da Paxos e Binance, garantita da una riserva valuta fiat e ancorata al dollaro statunitense. Per ogni unità di BUSD, c’è un dollaro statunitense detenuto in una riserva che ne garantisce il valore;
  • DAI Stablecoin: è la più grande criptovaluta decentralizzata stabile creata dalla società Maker DAO, sostenuta al 100% da asset digitali, memorizzati sulla blockchain di Ethereum.

Altre due criptovalute particolarmente interessanti sono PAX Gold (PAXG) ed EUR Neutrino (EURN). La prima è una Stablecoin garantita da riserve d’oro fisico, utilizzata soprattutto dagli investitori che vogliono conservare il valore dei propri risparmi in un asset sicuro e a bassa volatilità, mentre la seconda è una Stablecoin ancorata all’euro.

In conclusione, le Stablecoin sono un ottimo strumento finanziario per investire in criptovalute senza preoccuparsi delle oscillazioni di mercato. Oggi, queste criptovalute sono sempre più utilizzate e stanno diventando una valida alternativa al Bitcoin tanto da essersi guadagnate il soprannome di “AntiBitcoin”.

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