19 Maggio 2025
Diventare chef a domicilio: idee, costi e strategie per farti conoscere e trovare dai clienti

Diventare chef a domicilio: idee, costi e strategie per farti conoscere e trovare dai clienti

Lo chef a domicilio rappresenta un modo sempre più diffuso per offrire esperienze gastronomiche su misura, direttamente a casa. Un’opportunità professionale versatile per chi desidera esprimere la propria creatività culinaria al di fuori dei contesti convenzionali, in linea con uno stile di vita moderno e flessibile.

Che cosa fa uno chef a domicilio?

Lo chef a domicilio è un professionista della ristorazione che prepara piatti direttamente nella cucina del cliente, offrendo un servizio altamente personalizzato, diverso dal catering tradizionale. Negli ultimi anni questa figura ha guadagnato sempre più popolarità, rispondendo alle esigenze di una società moderna e digitalizzata, in cerca di esperienze esclusive, comode e su misura.

A differenza della ristorazione convenzionale, lo chef a domicilio collabora strettamente con il cliente per definire ogni dettaglio del pasto: dal menù alla presentazione, tenendo conto di gusti personali, intolleranze e preferenze alimentari. Grazie alla sua creatività e competenza, è in grado di realizzare piatti originali che sorprendono e conquistano gli ospiti. La prestazione comprende anche la mise en place della tavola, il servizio durante il pasto e il riordino finale di cucina e sala da pranzo, offrendo un’esperienza completa, senza stress per il padrone di casa.

La privacy, la cura dei dettagli e la comodità rendono lo chef a domicilio una scelta sempre più apprezzata da chi desidera godersi una cena di alto livello nel comfort della propria casa, evitando le complessità organizzative legate a ristoranti e fornitori esterni.


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Quanto costa aprire un’attività come cuoco a domicilio?

Sempre più professionisti della ristorazione scelgono di avviare un’attività come chef a domicilio, attratti non solo dalla crescente domanda, ma anche dai costi contenuti per iniziare. A differenza di un ristorante tradizionale, infatti, non è necessario investire in un locale attrezzato o affrontare spese di gestione elevate.

Per iniziare è sufficiente un investimento iniziale di circa 2.500 euro, utile a coprire le spese essenziali. Tra queste rientrano gli adempimenti burocratici – come licenze, assicurazioni e un POS portatile – l’acquisto dell’attrezzatura professionale di base, come un buon set di coltelli, la divisa personalizzata e, su base facoltativa, la personalizzazione del mezzo di trasporto, anche semplicemente applicando il proprio logo sull’auto.

Un investimento relativamente accessibile, che consente di costruire un’attività flessibile e in linea con le nuove tendenze del mondo food.

Come diventare chef a domicilio?

Diventare chef a domicilio richiede competenze culinarie, ma anche il rispetto di specifici requisiti normativi. Il primo passo è garantire la conformità igienico-sanitaria dell’attività, contattando la ASL territoriale per verificare l’applicazione delle norme previste per la somministrazione di alimenti.
Fondamentale è la certificazione HACCP, obbligatoria per chi manipola alimenti: si ottiene attraverso un corso abilitante che fornisce le basi per la gestione sicura degli alimenti e la prevenzione dei rischi.
Dal punto di vista fiscale, lo chef a domicilio opera come libero professionista, quindi è necessario aprire una partita IVA, procedura eseguibile online o con l’aiuto di un commercialista.
Sebbene non obbligatoria, un’assicurazione professionale è altamente consigliata per tutelarsi da eventuali danni o controversie, specialmente in contesti privati.
Infine, la formazione continua è un vantaggio competitivo: corsi di specializzazione in tecniche culinarie, enologia o gestione del cliente arricchiscono il profilo professionale e valorizzano l’offerta. Le certificazioni ottenute aumentano la credibilità e possono giustificare tariffe più elevate, riflettendo un servizio di qualità superiore.

Strategie per avviare la carriera da chef a domicilio e farsi conoscere

Il marketing è l’anima di ogni impresa di successo, e questo vale anche per gli chef a domicilio. Riuscire a raggiungere un pubblico ampio è fondamentale non solo per acquisire nuovi clienti, ma anche per costruire un’identità riconoscibile e fidelizzare il pubblico che ha già sperimentato il servizio. Una promozione ben studiata, inoltre, permette di creare un legame emotivo con il cliente, particolarmente importante in un’esperienza culinaria che coinvolge i sensi e le emozioni. Ecco alcune strategie efficaci per promuovere la propria attività e far crescere il business:

  1. Social Media Marketing
    Le piattaforme social sono uno strumento indispensabile per gli chef a domicilio. Instagram e Facebook, ad esempio, permettono di mostrare i piatti, raccontare il dietro le quinte e interagire con il pubblico. Usare hashtag mirati e collaborare con food influencer può ampliare la visibilità e attrarre nuovi follower (e clienti).
  2. Video Marketing
    Il video marketing è particolarmente efficace per raccontare storie e connettersi con il pubblico. I video, infatti, coinvolgono, emozionano e creano connessioni. Condividere ricette, tutorial o momenti della propria quotidianità su YouTube o TikTok aiuta a rafforzare la propria credibilità e a far crescere una community interessata e partecipe.
  3. Referral Marketing
    Il passaparola ancora oggi continua a essere una delle leve promozionali più efficaci. Il referral marketing sfrutta questa dinamica naturale, trasformandola in una strategia strutturata attraverso programmi dedicati. Offrire vantaggi concreti, come sconti o bonus, sia a chi consiglia il servizio sia a chi lo prova per la prima volta, può contribuire in modo significativo all’ampliamento della clientela. Inoltre, raccogliere testimonianze autentiche e recensioni positive rafforza la credibilità del brand, alimentando un circolo virtuoso di fiducia e nuove opportunità.
  4. Personal Branding
    Avere un’identità chiara è fondamentale per distinguersi. Dalla scelta della nicchia culinaria al tono della comunicazione, ogni dettaglio deve riflettere la personalità e i valori dello chef. Un logo curato, un sito web professionale e una presenza coerente online contribuiscono a costruire un brand forte e memorabile.
  5. Content Marketing
    Il Content marketing è una strategia efficace per aumentare la visibilità e costruire autorevolezza nel settore culinario. Attraverso blog, articoli di settore o rubriche tematiche, è possibile condividere conoscenze su nuove tendenze, tecniche di cucina e suggerimenti pratici. Oltre a educare e intrattenere il pubblico, questi contenuti migliorano il posizionamento nei motori di ricerca, rafforzando la presenza online dello chef e consolidandone la reputazione professionale.
  6. Eventi e Workshop
    Organizzare showcooking, cene tematiche o corsi di cucina offre un’occasione concreta per farsi conoscere. Interagire di persona con il pubblico permette di creare relazioni, mostrare il proprio stile e lasciare un’impressione duratura.

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