4 Dicembre 2025
Buy Now Pay Later: cosa cambia con le nuove regole UE dal 2026

Buy Now Pay Later: cosa cambia con le nuove regole UE dal 2026

Dal 2026 il Buy Now Pay Later cambierà radicalmente con le nuove regole dell’UE che trasformeranno il modo di fare acquisti e gestire il credito digitale.

Che cos’è il Buy Now Pay Later e come sta cambiando il modo di fare acquisti

Il Buy Now Pay Later (BNPL) è una forma di ​pagamento dilazionato che permette ai consumatori di pagare in un secondo momento, spesso senza interessi. Nato nei paesi nordici all’inizio degli anni 2010 e diffusosi rapidamente grazie allo sviluppo dell’eCommerce e delle piattaforme fintech, il BNPL è oggi una delle soluzioni di credito al consumo più utilizzate, in particolare tra gli under 35.

Questo modello si distingue dal credito tradizionale per la sua semplicità, rapidità e assenza di burocrazia. L’approvazione avviene in tempo reale e non richiede verifiche creditizie complesse. In genere, l’importo dovuto viene suddiviso in rate uguali con scadenze brevi, gestite direttamente tramite app o piattaforme digitali. Le principali caratteristiche del BNPL includono:

  • Flessibilità nei pagamenti, con rate di breve periodo (spesso 3 o 4) e senza interessi;
  • Accessibilità immediata, senza necessità di carte di credito o garanzie bancarie;
  • Esperienza d’acquisto integrata, disponibile al checkout online o nei punti vendita fisici;
  • Trasparenza solo apparente, che può nascondere rischi di sovraindebitamento se non gestita in modo consapevole.

Il successo del Buy Now Pay Later riflette un cambiamento profondo nelle abitudini di consumo, dove la rapidità e la flessibilità prevalgono sulla pianificazione e sul risparmio tradizionale.


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Benefici e criticità del Buy Now Pay Later

Il successo del Buy Now Pay Later deriva dai suoi vantaggi evidenti per consumatori e commercianti. Per i clienti, questa modalità di pagamento consente di gestire le spese in modo più flessibile, evitando il ricorso a prestiti o carte di credito. Ad esempio, è possibile acquistare un laptop da 1.000 euro e suddividere il pagamento in quattro rate da 250 euro senza interessi, riducendo l’impatto immediato sul bilancio personale.

Anche i venditori traggono beneficio dal BNPL, registrando un aumento del tasso di conversione e del valore medio degli ordini, grazie alla percezione di spesa più leggera che questa soluzione genera nei clienti.

Tuttavia, dietro la sua apparente semplicità si nascondono criticità significative. L’accesso immediato al credito e l’assenza di controlli rigorosi sulla solvibilità possono favorire comportamenti di consumo impulsivi, spingendo alcuni utenti ad accumulare più debiti di quanti possano realmente sostenere. In caso di ritardi nei pagamenti, inoltre, penali e segnalazioni ai sistemi di credito possono compromettere la stabilità finanziaria del consumatore.

Il Buy Now Pay Later rappresenta quindi un equilibrio delicato tra opportunità di inclusione finanziaria e necessità di responsabilità economica, un aspetto che ha spinto l’Unione Europea a intervenire con nuove regole volte a garantire un uso più sicuro, trasparente e sostenibile di questo strumento.

Le nuove direttive europee sul BNPL e strumenti digitali

L’approvazione della Direttiva (UE) 2023/2225, pubblicata il 30 ottobre 2023, segna un passaggio fondamentale nell’evoluzione del quadro normativo europeo sul credito al consumo. La nuova norma, nota anche come Consumer Credit Directive II (CCD II), abroga la precedente Direttiva 2008/48/CE (CCD I) e amplia in modo significativo il campo di applicazione delle regole in materia di credito.

Tra le principali novità, la CCD II include per la prima volta il Buy Now Pay Later (BNPL) e altre forme di credito digitale di breve durata, che in passato erano spesso escluse dalle tutele previste per i consumatori. Le principali innovazioni introdotte dalla CCD II riguardano:

  • Estensione della soglia minima per prestiti di importo inferiore a 200 euro e di durata breve — includendo quindi anche micro-crediti e rateizzazioni tipiche del BNPL;
  • Obbligo per i creditori di effettuare una valutazione della solvibilità (creditworthiness assessment) prima della concessione del credito e di informare i consumatori se la decisione è basata su processi automatizzati (ad esempio algoritmi);
  • Adempimenti informativi più stringenti. Il consumatore deve ricevere per tempo un’informativa pre-contrattuale chiara e standardizzata, anche tramite comunicazione digitale (ad esempio tramite mobile);
  • Regolamentazione della pubblicità e delle pratiche commerciali. Il regolamento vieta comunicazioni che indichino che un credito migliora la situazione finanziaria del consumatore.

Per il mercato BNPL, ciò implica che molti provider finora operanti in una sorta di “zona grigia” sotto la precedente normativa dovranno adeguarsi a standard analoghi a quelli del credito tradizionale: licenze, controlli, supervisione, obblighi di trasparenza e gestione del rischio cliente.

In sostanza, il Buy Now Pay Later viene oggi riconosciuto dall’Unione Europea come una vera e propria forma di credito al consumo, non più come un semplice strumento di pagamento alternativo. Ciò significa che i fornitori di servizi BNPL saranno tenuti a rispettare standard operativi, legali e di trasparenza analoghi a quelli delle istituzioni finanziarie tradizionali.

Dovranno quindi adottare procedure strutturate di valutazione del merito creditizio, fornire informazioni chiare e comparabili ai consumatori prima della conclusione del contratto e garantire una gestione responsabile del rischio legato al credito concesso. Questo cambiamento non solo uniforma il quadro normativo europeo, ma contribuisce anche a ridurre le disparità concorrenziali tra banche, fintech e operatori di eCommerce.

In conclusione, la Consumer Credit Directive II rappresenta una risposta organica e concreta dell’UE ai rischi del BNPL — come il sovraindebitamento, la scarsa trasparenza contrattuale e l’uso eccessivo di algoritmi decisionali automatizzati — introducendo un quadro regolatorio più robusto, orientato alla tutela del consumatore e alla responsabilizzazione degli operatori. Nei prossimi anni, le imprese del settore — dalle piattaforme fintech ai grandi marketplace — dovranno avviare un profondo processo di adeguamento normativo e tecnologico, rivedendo politiche di credito, flussi informativi e sistemi di controllo interno.

L’entrata in vigore della direttiva, fissata per il 20 novembre 2026, segnerà così l’inizio di una nuova fase per il credito digitale europeo, più sicura, trasparente e sostenibile nel lungo periodo.


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