27 Giugno 2025
Che cos'è il Reskilling e perché è una priorità per le imprese che guardano al domani

Che cos’è il Reskilling e perché è una priorità per le imprese che guardano al domani

L’era digitale ha introdotto nuove figure professionali e competenze che le aziende devono integrare per restare competitive. In questo contesto, il Reskilling rappresenta una strategia efficace per aggiornare le competenze del personale esistente, riducendo la necessità di nuove assunzioni e favorendo una transizione interna più efficiente.

Che cos’è il Reskilling?

Il Reskilling è il processo attraverso cui i dipendenti acquisiscono nuove competenze per adattarsi a ruoli diversi da quelli ricoperti in precedenza, rispondendo così all’evoluzione del mercato del lavoro. Questo processo non si limita a un semplice aggiornamento delle skill, ma rappresenta un vero e proprio riposizionamento professionale.

In un contesto in cui l’evoluzione tecnologica ha trasformato profondamente il modo di fare impresa, la valorizzazione del capitale umano è diventata un fattore strategico, tanto nelle grandi aziende quanto nelle PMI e nelle startup. Dalla gestione del personale ai colloqui di lavoro, fino al wellbeing aziendale, sono numerosi gli elementi che contribuiscono a sostenere la crescita e la competitività di un’azienda. Tuttavia, restare al passo con i cambiamenti — come l’introduzione dei criteri ESG, l’adozione dell’Intelligenza Artificiale e l’emergere di nuove competenze digitali — richiede continui investimenti in formazione e aggiornamento.

In molti casi, soprattutto quando il budget è limitato, il Reskilling si rivela una soluzione efficace e sostenibile per valorizzare le risorse interne, evitando la necessità di nuove assunzioni e favorendo una trasformazione agile e mirata.


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Quali sono le caratteristiche del Reskilling?

Il Reskilling si caratterizza per una serie di elementi distintivi che lo rendono uno strumento strategico per le imprese contemporanee:

  • Adattabilità: le nuove competenze acquisite consentono ai dipendenti di rispondere in modo rapido e proattivo ai cambiamenti del mercato, mantenendo alta la competitività aziendale;
  • Flessibilità: investire nel Reskilling significa costruire una forza lavoro dinamica, capace di ricoprire ruoli diversi in base alle esigenze operative e strategiche dell’azienda;
  • Orientamento tecnologico: il Reskilling è fondamentale per accompagnare i lavoratori nell’utilizzo consapevole delle tecnologie digitali, dalle piattaforme di data analytics all’intelligenza artificiale, promuovendo un reale vantaggio competitivo;
  • Formazione continua: il Reskilling non è un intervento isolato, ma parte di un percorso di apprendimento permanente. Le aziende devono promuovere una cultura della formazione costante per garantire l’aggiornamento continuo delle competenze interne.

Perché il Reskilling è importante per le imprese?

Il Reskilling consente alle aziende di restare competitive in un mercato in continua evoluzione, adattandosi rapidamente alle nuove tecnologie e ottimizzando le risorse interne. Non è solo una risposta alla trasformazione digitale, ma una strategia chiave per affrontare le sfide del presente e costruire il successo futuro. La rapidità del cambiamento e l’innovazione costante impongono alle imprese di andare oltre il rebranding o le nuove strategie di marketing. È necessario sapersi adeguare in tempi brevi a strumenti e competenze digitali che oggi rappresentano la base per far crescere un business.

In questo scenario, il Reskilling agisce come un motore di trasformazione, intervenendo sulla struttura portante dell’organizzazione e offrendo benefici concreti:

  1. Adattamento alle nuove tecnologie
    Che si tratti di IA, automazione o Blockchain, il Reskilling permette ai dipendenti di acquisire competenze tecniche aggiornate, rendendoli più versatili e pronti ad affrontare contesti innovativi.
  2. Riduzione dei costi di assunzione
    Formare le risorse già presenti in azienda è spesso più conveniente rispetto all’assunzione di nuovi profili. Questo approccio consente di contenere i costi, ridurre i tempi di inserimento e rafforzare la fidelizzazione del personale.
  3. Miglioramento della soddisfazione del cliente
    Un team qualificato risponde meglio alle esigenze del mercato, offrendo soluzioni più efficaci e un servizio di maggiore qualità. Il Reskilling contribuisce a migliorare l’esperienza del cliente in modo diretto e misurabile.
  4. Promozione di una cultura dell’apprendimento continuo
    Il Reskilling incoraggia la crescita professionale e personale dei dipendenti, rafforzando l’engagement e alimentando una cultura aziendale orientata all’innovazione, al miglioramento e alla resilienza.

​Come fare Reskilling?

Per implementare con successo un percorso di Reskilling, le imprese devono adottare un approccio strutturato, che parta dall’analisi delle competenze interne fino al monitoraggio dei risultati formativi. Non si tratta solo di offrire corsi ai dipendenti, ma di integrare la riqualificazione in una visione strategica di lungo periodo, in linea con gli obiettivi aziendali e con i cambiamenti del mercato.

Secondo il report The future of work in Europe di McKinsey (2020), entro il 2030 il 44% delle attività lavorative in Europa sarà automatizzato. Uno scenario che spinge sempre più aziende a investire in programmi di Reskilling per non restare indietro.

Un esempio concreto è quello della Breton S.p.A, azienda veneta specializzata in meccanica di precisione, che nel 2022 ha avviato un piano di Reskilling per formare operai sulle tecnologie di stampa 3D industriale e software Cad/Cam. In poco più di un anno, l’azienda ha ottenuto risultati significativi: -30% nei tempi di progettazione e +15% nell’indice OEE (Overall Equipment Effectiveness). Ma come si costruisce un percorso efficace di Reskilling? Ecco i passaggi fondamentali:

  • Valutazione delle competenze esistenti
    Il primo step è comprendere le capacità attuali dei dipendenti. Test, interviste, assessment e strumenti digitali possono aiutare a mappare il livello di competenze e identificare eventuali gap rispetto agli obiettivi futuri.
  • Definizione degli obiettivi
    Una volta individuate le lacune, è essenziale stabilire obiettivi chiari e coerenti con la strategia aziendale. Gli obiettivi possono riguardare l’introduzione di nuove tecnologie, il potenziamento di reparti chiave o la creazione di nuovi ruoli professionali.
  • Scelta del metodo formativo
    La formazione deve essere modellata sul contesto aziendale e sul tipo di competenze da sviluppare. Corsi online, workshop, coaching individuale o formazione on-the-job: ogni metodo ha vantaggi specifici e va scelto in base al pubblico e agli obiettivi.
  • Monitoraggio e valutazione dei progressi
    Un programma efficace richiede un monitoraggio continuo. KPI, feedback dei manager e autovalutazioni consentono di misurare i progressi, correggere il percorso se necessario e valutare l’impatto effettivo del Reskilling sull’organizzazione.

Oggi il Reskilling non è più un’opzione, ma una leva strategica per garantire continuità, innovazione e competitività. Le aziende che lo integrano nel proprio modello operativo preparano le proprie persone — e se stesse — ad affrontare con successo il futuro del lavoro.


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