10 Maggio 2023

Sai proprio tutto degli Invisible Payments?

Gli Invisible Payments sono una tipologia di pagamenti digitali che non richiedono l’impiego di alcun dispositivo per completare una transazione.

Invisible payments: definizione e caratteristiche

Esercenti e professionisti sanno bene che quando arriva il momento di effettuare un pagamento per completare un acquisto, ogni piccolo attrito può causare fastidio, ripensamenti e una vendita persa. Una delle caratteristiche principali del consumatore moderno è la fame di tempo che si traduce in una crescente richiesta di metodi di pagamento più rapidi e semplici.

Ciò accade quando i clienti fanno acquisti online, ma anche quando si trovano nei negozi fisici o nei ristoranti. Oggi l’efficienza e la comodità sono diventati i principali fattori di fidelizzazione e giocano un ruolo fondamentale nella creazione di relazioni a lungo termine tra le aziende e i loro clienti. Questo vale soprattutto quando si parla di pagamenti, come evidenziato dai dati del report elaborato dall’azienda iVend Retail che offre soluzioni di gestione del retail aziendale basate sul cloud per la trasformazione digitale del settore.

Dallo studio emerge che per i consumatori globali, una buona esperienza di acquisto in negozio dipende dalla convenienza e dalla rapidità del servizio. Il sondaggio rivela che ben il 96% degli acquirenti ha dichiarato di aver lasciato il negozio a mani vuote e i motivi sono diversi per una serie di motivi, tra cui file troppo lunghe (51,3%) che rendono il pagamento uno dei principali punti dolenti del commercio al dettaglio.

È qui che entrano in gioco gli Invisible Payments – in italiano pagamenti invisibili, ovvero la nuova frontiera dei pagamenti in negozio e online, che rendono le transazioni non solo più facili e veloci, ma anche più sicure per clienti ed esercenti perché eliminano la necessità di un dispositivo fisico. L’espressione pagamenti invisibili si riferisce infatti a transazioni device-free che possono essere avviate e completate senza alcuna interazione con un dispositivo fisico.

Questi pagamenti si basano sulla biometria, come il riconoscimento facciale o la scansione delle impronte digitali, e utilizzano una serie di tecnologie, come ad esempio i QR code. In questo modo è possibile effettuare transazioni senza contanti o carte di pagamento. Con gli Invisible Payments si può dire addio a portafogli fisici e PIN e questo perché grazie ai wallet memorizzati all’interno di smartphone, tablet o smartwatch e ai sistemi Touch-ID, il pagamento avviene in modo sicuro e istantaneo, senza che il cliente debba muovere un dito.

L’idea alla base dei pagamenti invisibili è semplificare il momento del checkout e più in generale l’intero processo di pagamento con un duplice scopo: migliorare l’esperienza di acquisto così da rendere l’esperienza cliente più piacevole e aumentare la fidelizzazione, e permettere alle aziende di gestire il flusso delle transazioni in modo più efficiente e sicuro, grazie alle nuove tecnologie di Intelligenza Artificiale e alle potenzialità dell’Internet of Things (IoT).

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Esempi di Invisible Payments: come funzionano?

Gli Invisible Payments sono un nuovo passo nel percorso di evoluzione del settore dei pagamenti e rispondono alla necessità di offrire ai clienti transazioni più fluide, facili, veloci e sicure, in modo da fornire loro una migliore esperienza di acquisto.

Esistono diversi tipi di Invisible Payments, vediamo quindi alcuni esempi di come funziona questa tecnologia:

  • Checkout-Free Stores: i negozi senza casse, come Amazon Go, utilizzano pagamenti invisibili per offrire un’esperienza di acquisto just walk out. In pratica in questo tipo di negozi non è necessario effettuare il checkout: i clienti utilizzano semplicemente un’applicazione sul proprio smartphone per effettuare il check-in quando entrano nello store. Da quel momento in poi, la tecnologia (vale a dire una combinazione di sensori, telecamere, apprendimento automatico e altri strumenti) rileva quando un cliente prende un articolo dallo scaffale e tiene traccia di ciò che inserisce nel carrello. Terminati gli acquisti, il cliente lascia il negozio. A quel punto, l’importo viene addebitato sul conto del cliente che riceve una ricevuta. Il processo avviene in background senza che il cliente compia ulteriori azioni per attivare il pagamento;
  • App: tra gli esempi più noti di pagamenti invisibili ci sono applicazioni come Uber e Deliveroo. Una volta che il cliente ha impostato il proprio account e il metodo di pagamento, dopo aver richiesto e completato una corsa oppure aver ordinato un pasto, deve semplicemente utilizzare la carta di pagamento memorizzata nell’e-wallet dell’utente e autorizzare la transazione mediante Touch-ID e scanner facciale;
  • Biometric Payments: l’autenticazione tramite la biometria è un altro ottimo esempio di pagamenti invisibili. In questo caso, le transazioni sono autorizzate con l’aiuto di uno scanner facciale o di un lettore di impronte digitali. Un esempio che spiega questa tecnologia è Amazon One, il metodo di riconoscimento biometrico che la società fondata da Jeff Bezos ha implementato nei suoi negozi Amazon Go. Amazon One consente ai clienti di utilizzare il palmo della mano anziché un’app per accedere allo store per garantire transazioni più rapide, affidabile e sicure mentre le persone si muovono liberamente all’interno del negozio;
  • L’assistente vocale: gli assistenti vocali, come Alexa di Amazon, sono un modo rivoluzionario per effettuare pagamenti senza dover seguire processi complessi. Basta attivare la funzionalità “Acquisti tramite voce” per acquistare l’articolo di nostro interesse in pochi e semplici passaggi, senza autorizzare il pagamento mediante lo smartphone, la carta o qualsiasi altro dispositivo. Ciò è possibile perché l’assistente vocale è collegato all’account Amazon e di conseguenza al metodo di pagamento preimpostato. Per questo motivo non sono necessarie autorizzazioni aggiuntive per completare l’ordine e tutto avviene in modo automatico;
  • Auto connesse: ormai anche le case automobilistiche stanno abbracciando i pagamenti invisibili. Le auto connesse rappresentano il futuro della mobilità e oltre a fornire una varietà di servizi, che vanno dalle informazioni sul traffico alle previsioni del tempo, consentono al conducente di pagare il carburante direttamente dal touchscreen dell’auto, senza uscire dall’abitacolo.

3 vantaggi degli Invisible Payments

Indipendentemente dal business, l’implementazione degli Invisible Payments, se gestita in modo corretto, ha il potenziale per fornire una seria innovazione che può far risparmiare tempo tanto ai clienti quanto alle aziende.

Ecco tre dei vantaggi più rilevanti:

  • Customer Convenience: i pagamenti invisibili riducono il numero degli oggetti che il cliente deve avere a portata di mano per effettuare un acquisto (ad esempio: carta di credito o smartphone) e offrono una maggiore flessibilità. In altre parole, se il cliente dimentica il portafoglio lo smartphone può comunque effettuare un pagamento;
  • Sicurezza: poiché i pagamenti invisibili non prevedono l’uso di carte di pagamento fisiche, viene meno il rischio di smarrimento o furto. Un altro aspetto importante è legato ai dati biometrici: le scansioni della retina, il riconoscimento vocale e le impronte digitali, sono difficili da falsificare o da copiare e questo aggiunge un ulteriore livello di sicurezza alla transazione;
  • Riduzione degli errori e ottimizzazione dei costi: eliminare l’intervento manuale nel processo di pagamento riduce gli errori e migliora l’efficienza operativa. Infatti, grazie ai pagamenti invisibili, le risorse coinvolte nell’elaborazione dei pagamenti possono essere dirottate verso il miglioramento dell’esperienza del cliente.

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