Avviare un’attività di organizzazione eventi significa trasformare creatività, capacità gestionali e spirito imprenditoriale in un progetto concreto e redditizio. Non basta, però, avere passione e idee: servono pianificazione, competenze mirate e una gestione accurata dei costi iniziali, in un mercato dinamico e competitivo che premia professionalità e originalità.
Che cosa fa un’agenzia di organizzazione eventi?
Sempre più persone stanno convertendo la propria passione in un’attività professionale indipendente, capace di coniugare creatività, competenze e opportunità di crescita. Tra le opzioni più diffuse ci sono aprire una casa vacanze, avviare un’attività di catering o dedicarsi all’organizzazione di eventi, quest’ultima capace di combinare creatività e capacità di gestione.
Un’agenzia di organizzazione eventi pianifica, coordina e realizza iniziative di ogni tipo: matrimoni, congressi, concerti, fiere, mostre ed eventi aziendali. L’obiettivo non è solo far funzionare tutto alla perfezione, ma creare un’esperienza memorabile e coinvolgente per i partecipanti.
Le agenzie possono offrire servizi “chiavi in mano”, dalla creazione del concept alla gestione del budget, fino alla comunicazione e al marketing, oppure concentrarsi su ambiti specifici come logistica, allestimenti tecnici o personale qualificato.
L’investimento iniziale varia in base ai servizi offerti: uffici, strumenti tecnologici, software gestionali e risorse umane rappresentano le principali spese. Per questo, definire chiaramente il posizionamento sul mercato e identificare la propria buyer persona è fondamentale per ridurre i rischi e sfruttare al meglio le opportunità.
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Perché aprire un’attività di organizzazione eventi può essere vantaggioso?
Scegliere di avviare un’attività in questo settore significa entrare in un mercato in crescita e con margini di redditività interessanti.
Secondo il report XX Monitor sugli eventi e la Live Communication dell’ADC Group, il comparto ha registrato nel 2024 una crescita del 16,3%. Le previsioni per il biennio 2025-2026 parlano di un ulteriore +9%, segno evidente di un trend positivo.
Inoltre, le aziende che destinano parte del budget al marketing esperienziale e agli eventi live sono aumentate del 40% nell’ultimo anno, riconoscendo l’impatto di tali iniziative sulla brand awareness, sulla fidelizzazione e sul coinvolgimento del pubblico.
Per i professionisti che scelgono questo percorso, i vantaggi non sono solo economici. Organizzare eventi consente infatti di sviluppare un network di contatti, di lavorare in un contesto creativo e dinamico, e di contribuire in maniera diretta alla crescita e al posizionamento dei brand con cui si collabora.
Come iniziare a lavorare come organizzatore di eventi?
Entriamo ora nel vivo degli step necessari per avviare un’attività di successo. Nonostante non sia richiesto un titolo di studio specifico, servono competenze organizzative, capacità di problem solving e una naturale predisposizione alla comunicazione. Ecco i principali passaggi da seguire.
- Aprire la Partita IVA e completare l’iter burocratico
Il primo passo obbligato è quello amministrativo. Occorre aprire una Partita IVA, scegliere il codice ATECO adatto (ad esempio 96.99.93 per organizzatore di eventi con gestione del budget) iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio e presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al proprio Comune. Inoltre, bisogna provvedere all’iscrizione all’INPS per i contributi previdenziali e, se previsto, all’INAIL per l’assicurazione obbligatoria.
Questa fase, spesso percepita come complessa, rappresenta in realtà la base legale e fiscale su cui costruire la propria attività. Per evitare errori, è consigliabile rivolgersi a un commercialista esperto nel settore dei servizi. - Definire l’investimento e il budget
Ogni progetto imprenditoriale richiede una chiara analisi dei costi. Nell’organizzazione eventi, le principali spese iniziali includono:-
- Affitto o acquisto della sede operativa;
- Attrezzature tecnologiche (software gestionali, computer, sistemi audio e video);
- Marketing e comunicazione (sito web, campagne social, materiali promozionali);
- Personale (assistenti, tecnici, consulenti esterni).
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- Un esempio pratico: per una piccola agenzia specializzata in matrimoni, l’investimento iniziale può aggirarsi tra i 10.000 e i 20.000 euro. Per un’agenzia corporate, invece, i costi possono facilmente superare i 50.000 euro.
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- Stilare un business plan
Il business plan non è un semplice documento formale: è la bussola che guida ogni scelta strategica. Deve includere un’analisi di mercato, il profilo dei clienti target, la strategia di pricing, le previsioni di fatturato e il piano operativo.
Ad esempio, se si decide di puntare sul settore dei matrimoni di lusso, sarà necessario studiare il mercato locale, comprendere le esigenze degli sposi e proporre pacchetti esclusivi che giustifichino tariffe più elevate. - Ricercare la sede ideale
La location dell’agenzia incide sull’immagine percepita e sulle opportunità di networking. Un ufficio in centro città può facilitare i rapporti con clienti e fornitori, mentre una sede in periferia può ridurre i costi. Chi lavora soprattutto online potrebbe iniziare con uno spazio di coworking, flessibile e a basso costo.
Per esempio, un wedding planner potrebbe scegliere una sede vicino a ville e location per cerimonie, mentre un’agenzia corporate potrebbe preferire un ufficio in una zona business. - Acquisire conoscenze attraverso corsi di organizzazione eventi
Il mercato degli eventi è in continua evoluzione. Frequentare corsi di formazione in project management, marketing digitale o tecniche di allestimento può fare la differenza. Non solo per acquisire competenze pratiche, ma anche per ottenere certificazioni riconosciute che rafforzano la credibilità agli occhi dei clienti.
Oggi molte business school e università offrono master specifici in Event Management, spesso arricchiti da stage in aziende del settore. - Fare promozione con gli strumenti digitali di marketing
La visibilità online è imprescindibile. Creare un sito web professionale, aggiornare regolarmente un blog con contenuti utili, curare i profili social e investire in campagne mirate sono strategie fondamentali.
Il content marketing (guide, articoli, video), poi, permette di posizionarsi come esperti, mentre le collaborazioni con influencer e le location possono ampliare il bacino di potenziali clienti.
Un esempio concreto: un’agenzia specializzata in eventi enogastronomici potrebbe raccontare le proprie esperienze su Instagram con foto d’impatto e partnership con chef o cantine locali.
In conclusione, avviare un’attività di organizzazione eventi significa investire tempo, risorse e passione in un progetto che unisce creatività e rigore gestionale. Le sfide non mancano – dalla concorrenza alle difficoltà burocratiche – ma con una pianificazione solida e una visione strategica si possono costruire basi durature per un business di successo.
Chi sceglie questo percorso non solo può aspirare a buoni margini economici, ma anche a un’elevata soddisfazione personale: ogni evento ben riuscito è una testimonianza tangibile del proprio talento e un tassello prezioso nella crescita della propria impresa.
