10 Marzo 2020

Spam: consigli per combatterlo in modo semplice

Come bloccare email spam: tutti i consigli per evitare lo spam 

Lo spam via email è certamente uno dei problemi più comuni per privati e aziende. Infatti, le “junk email” rischiano di intasare la casella di posta elettronica non lasciando spazio per le email veramente importanti.

Cos’è lo spam?

Conosciuto anche come spamming, è l’attività di invio ripetuto di comunicazioni non richieste, senza che il destinatario fornisca il proprio indirizzo o presti il consenso per ricevere messaggi nella propria casella di posta elettronica. I messaggi spam sono generalmente inviati tramite email, ma, soprattutto negli ultimi tempi, gli spammer amano utilizzare anche SMS e commenti Social.

La domanda che sorge sempre spontanea a chi riceve un’email spam è: dove è stato reperito il mio contatto? In realtà gli spammer hanno diversi modi per raccogliere indirizzi di posta elettronica e numeri di telefono. Infatti, si affidano spesso a specifici software illeciti in grado di creare contatti email utilizzando nomi e cognomi piuttosto comuni, ma utilizzano anche la tecnica dello scouting online copiando indirizzi e numeri da Blog, siti e Social Network.

Ma, lo spam è un problema considerevole tanto per i privati, quanto per le aziende. Infatti, tutte le aziende desiderano fare email marketing e inviare comunicazioni personalizzate ai propri utenti, ma per farlo devono progettare i propri messaggi in modo accurato, al fine di evitare di correre il rischio finire nella casella spam dei potenziali clienti.

Lo spam è un reato? Sì. In Italia il ripetuto invio di posta elettronica non richiesta e di messaggi a fini promozionali è oggetto di sanzioni amministrative e pecuniarie. Infatti, chi pratica questa attività rischia ammende fino a 90.000 Euro con possibilità di reclusione da tre a sei mesi.

Scopriamo insieme come riconoscere facilmente le junk email, come prevenire il fenomeno spam e come evitare di inviare email che finiscano nella casella di posta indesiderata.

 

Cosa vuol dire spam? Le origini del termine

Attualmente il termine spam è associato in automatico al mondo dei messaggi indesiderati, in particolar modo all’universo email. Ma cosa significa spam? Da dove arriva questo termine? In realtà, fino a qualche tempo fa il termine spam non era minimamente legato al mondo digitale. Infatti, spam nasce come acronimo della contrazione dei termini “Spiced” e “Ham”. Fino a pochi anni fa SPAM era proprio il marchio di una nota carne speziata in scatola molto diffusa in Inghilterra nel secondo dopoguerra.

Il termine spam assume un significato simile a quello attuale solo nel 1970, quando, durante una puntata dell’amatissima serie BBC Monty Phyton’s Flying Circus, viene trasmesso uno sketch comico ambientato in una locanda. In questo sketch la cameriera illustrava agli ospiti del ristorante un menù composto esclusivamente da pietanze a base di SPAM, la nota carne in scatola inglese. Mentre la cameriera leggeva il menù, un coro di voci ripeteva la parola spam in continuazione, impedendo qualsiasi altro tipo di comunicazione.

È proprio in questo momento che il termine spam viene associato a qualcosa di indesiderato, ossessivo e insistente: un’informazione superflua che intralcia qualsiasi tipologia di comunicazione utile.

Quando la parola spam viene associata al mondo delle email? Riguardo a questo tema le opinioni si dividono. Molti credono che la prima email spam fosse una comunicazione pubblicitaria riguardante un nuovo computer mandata a circa 4.000 persone nel 1978, altri pensano che il primo messaggio spam risalga invece al 1994.

 

Spam email, come riconoscerle: le diverse tipologie

Cosa sono i messaggi spam? Scopriamo insieme quali sono le forme più diffuse di queste comunicazioni:

  1. Spam advertising

Le email spam più comuni appartengono a questa categoria: si tratta di messaggi che pubblicizzano prodotti che il destinatario non ha mai richiesto. La maggior parte delle volte le offerte riguardano prodotti illegali, quali medicinali senza ricetta o copie di firme di lusso. Tutti questi messaggi contengono sempre un link che rimanda a offerte apparentemente irripetibili o a siti truffa.

  1. Scam advertising

Il termine scam indica una vera e propria truffa. Infatti, molti messaggi spam sono finalizzati a truffare il destinatario convincendolo a sottoscrivere abbonamenti falsi o a rilasciare i propri dati bancari. A questa categoria appartengono le famose catene di Sant’Antonio, ovvero messaggi falsi che richiedono donazioni o contributi in denaro per un fine completamente inventato. Una truffa molto famosa online è quella “alla nigeriana”, messa in atto per la prima volta via email nel 1994. Questo furto presuppone sempre un trasferimento di denaro da effettuare recuperando la somma da una banca estera. Il destinatario dovrebbe partecipare all’operazione anticipando parte del deposito cauzionale, per poi ricevere una percentuale notevole della somma da capogiro. Si tratta chiaramente di una pericolosa truffa dalla quale guardarsi in ogni momento.

  1. Pishing

Un’altra comunicazione spam molto frequente è il Pishing. Di cosa si tratta? Di una vera e propria truffa messa in atto da spammer che si fingono banche o istituti di credito. Infatti, il destinatario riceve email o telefonate nelle quale vengono richieste, sotto mentite spoglie di funzionari bancari, informazioni riguardo al conto corrente, alle carte di credito e alle password di accesso. Sembrerebbe piuttosto improbabile dare credito a queste comunicazioni: è proprio per questo che i truffatori architettano la truffa nei minimi dettagli. Infatti, gli spammer creano siti e canali di comunicazione molto simili a quelli della banca appositamente per raccogliere le informazioni personali degli utenti e avere accesso in modo illegale ai conti bancari.

  1. Malware

Le email spam possono essere utilizzate anche per diffondere malware, ovvero software malevoli e nocivi per computer o siti web. Si tratta dei noti virus, trojan o spyware: programmi in grado di entrare all’interno del sistema operativo compromettendo interamente il funzionamento di programmi e siti. Spesso questi programmi sono inviati sotto forma di allegato, con estensione mutata a .pdf o .doc per sembrare allegati innocui.

 

Spam e aziende: 5 consigli per evitare che le email aziendali finiscano nello spam

Come abbiamo già affermato, il problema spam non riguarda solo i privati. Infatti, se ricevere email indesiderate può certamente rappresentare un problema per un privato, creare comunicazioni importanti e newsletter destinate alla casella spam dei clienti costituisce un danno altrettanto grave per le realtà aziendali.

Infatti, tutte le email aziendali vengono sottoposte a controlli antispam prima di essere recapitate agli utenti. Le aziende più grandi e strutturate si dotano di software di email marketing sofisticati, costosi e antispam, ma le realtà più piccole come possono evitare il “fenomeno posta indesiderata”? In realtà, è importante sapere che la maggior parte delle impostazioni antispam esamina i seguenti fattori:

  • Mittente del messaggio (email o dominio);
  • Titolo dell’email;
  • Struttura del messaggio e forma;
  • Numero dei destinatari;
  • Tipologia degli allegati del messaggio (se presenti);
  • Presenza di parole tipiche dei messaggi spam, quali “gratis”, “offerta”, etc.

Per questo, le aziende che desiderano svolgere attività di email marketing in modo corretto, dovrebbero seguire alcuni semplici consigli:

  1. Ottimizzare l’indirizzo mittente

Quando si manda una comunicazione ai propri clienti, è sempre fondamentale ottimizzare il proprio indirizzo scrivendo il nome per esteso dell’azienda. Infatti, le email nelle quali il mittente appare chiaro e ben visibile hanno una percentuale di apertura notevolmente maggiore rispetto alle altre.

  1. Profilare i contatti con attenzione

Si consiglia di pianificare attentamente l’invio delle proprie newsletter tenendo conto dei destinatari dei messaggi. Infatti, qualora i destinatari non fossero interessati al servizio, la mail finirebbe immediatamente nello spam. Per questo è importante inviare le proprie comunicazioni esclusivamente ai contatti raccolti mediante adesione del cliente. Utilizzare liste di contatti acquistate o fornite da terzi non è efficace poiché, oltre a non rispettare il regolamento per la Privacy, implica l’invio di messaggi a destinatari totalmente disinteressati.

  1. Definire una frequenza di invio

Fare attenzione alla frequenza con la quale si inviano newsletter e comunicazioni è fondamentale per non finire nello spam. I messaggi troppo frequenti corrono un rischio maggiore di finire nello spam poiché i destinatari potrebbero facilmente catalogarli come indesiderati. Al contrario, anche i messaggi troppo poco frequenti sono a rischio: l’utente potrebbe non riconoscere il mittente e segnalarli.

  1. Scegliere le parole da inserire nel titolo con attenzione

Il titolo è la prima parte delle email che viene esaminata quando si parla di sistemi antispam. Per questo è indispensabile prestare particolare attenzione alle parole da inserire nel titolo. Si consiglia sempre di evitare di lasciare la casella del titolo vuota e di non utilizzare punti esclamativi o classiche “parole spam” quali “gratis”, “offerta”, “imperdibile”, “euro”, etc.

  1. Strutturare il testo con criterio e non inserire troppe immagini

I messaggi costituiti esclusivamente da immagini e link tendono a finire in spam molto facilmente. È importante che il messaggio contenga almeno 500 parole e che le immagini siano inserite in proporzione al testo. I link devono rimandare a siti e domini sicuri e i messaggi devono contenere informazioni rilevanti per gli utenti.

 

Spam e utenti: prevenzione e misure antispam per bloccare email indesiderate

Dopo aver visto come evitare lo spam in ambito aziendale, è il momento di scoprire come combatterlo per gli utenti privati. La prima arma da mettere in campo contro lo spam è certamente la prevenzione. Infatti, con i dovuti accorgimenti, il numero delle email indesiderate nella casella di posta elettronica potrebbe diminuire notevolmente.

Ecco alcuni semplici consigli per evitare di ricevere email spam:

  1. Non divulgare online il tuo indirizzo email o il tuo numero di telefono: tutti hanno accesso alla rete, anche per gli spammer sarà semplice rintracciarti;
  2. Ogni volta che firmi un documento online o ti iscrivi ad una newsletter o ad un sito web, verifica le modalità e le finalità del trattamento dei dati personali;
  3. Mantieni separati l’indirizzo email lavorativo e quello personale: infatti, ricevere comunicazioni spam nella casella di posta elettronica del lavoro potrebbe rivelarsi problematico per lo svolgimento della normale attività lavorativa;
  4. Crea un indirizzo email a scopo esclusivamente commerciale: in questo modo potrai ricevere le comunicazioni promozionali di email marketing in questa casella di posta, evitando di confondere promozioni valide con messaggi spam all’interno di altre caselle;
  5. Prendi in considerazione l’utilizzo di filtri antispam: infatti, sono molti i provider di posta elettronica ad offrire questa funzionalità per evitare di ricevere messaggi indesiderati. Questi filtri consentono di smistare i messaggi creando delle vere e proprie blacklist di contatti dai quali non si desidera ricevere messaggi;
  6. Non utilizzare la modalità “anteprima” per le email in arrivo: molti spammer sono in grado di produrre messaggi già dannosi dall’anteprima. Infatti, con l’anteprima attiva, il provider aprirà automaticamente il messaggio rischiando di identificare il mittente come contatto non spam: questo gli permetterebbe di inviarti nuovamente messaggi indesiderati;
  7. Quando invii messaggi a molti destinatari utilizza il campo “Ccn”, ovvero la copia nascosta: in questo modo gli indirizzi dei destinatari non rischieranno di essere intercettati dai programmi degli spammer;
  8. Mantieni protetto il tuo pc aggiornandolo costantemente e dotandoti di un programma antivirus in grado di contrastare anche lo spam.

Abbiamo parlato di prevenzione contro lo spam, ma cosa fare quando si riceve una email spam?

  1. Non rispondere mai alle email spam: rispondendo, l’indirizzo del mittente verrà identificato come non spam, avendo la possibilità di inviarti messaggi indesiderati anche in futuro;
  2. Non aprire mai i link contenuti nelle email spam: nella maggior parte dei casi rimandano ad offerte promozionali fasulle, a truffe online o, nel peggiore dei casi, a malware che potrebbero compromettere il funzionamento del tuo pc;
  3. Non scaricare mai allegati di nessuna tipologia da un email spam: generalmente si tratta di software maligni che intaccheranno il funzionamento ordinario del sistema operativo. 

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