20 Maggio 2020

Ripresa economica post Coronavirus: come hanno reagito le aziende cinesi?

Ripresa economica post Covid-19: tutti i suggerimenti che possiamo cogliere dalla ripartenza delle aziende cinesi

Proprio come in Cina qualche settimana fa, anche in Italia è arrivato il momento della Fase 2, ovvero l’inizio della graduale ripresa economica e sociale del nostro Paese. In questo periodo di ripartenza mai sperimentato prima, soprattutto a livello economico, le attività italiane possono trarre alcuni importanti suggerimenti dall’operato delle realtà aziendali cinesi, impegnate nella gestione della ripartenza operativa già da qualche settimana.

Infatti, pur essendo Italia e Cina due realtà socialmente ed economicamente molto differenti, sarebbe interessante per il nostro Paese analizzare le dinamiche di ripresa economica delle aziende cinesi con lo scopo di trarre consigli utili per la nostra ripartenza.

A questo proposito, la nota Harvard Business Review, grazie alla mobilitazione di professionisti e allo svolgimento di analisi sul campo, ha pubblicato l’articolo How Chinese Companies have responded to Coronavirus. Si tratta di una ricerca basata su casi studio reali relativi all’approccio e alle strategie impiegate da numerose realtà aziendali in Cina al momento del termine del lockdown e della ripresa economica.

All’interno dell’articolo sono elencati 12 suggerimenti utili per ripartire con la propria attività produttiva. Questi consigli sono validi per ogni realtà aziendale in tutto il mondo e sono basati sui risultati positivi ottenuti dalle attività cinesi.

Scopriamo insieme quali sono questi consigli e come potrebbero aiutare le attività italiane a ripartire con il piede giusto.

 

12 suggerimenti per avviare la ripresa economica in Italia post Coronavirus 

Ecco quali sono i consigli di business per combattere la crisi economica elencati nell’articolo di Harvard Business Review:

  1. Guardare al futuro modificando continuamente le strategie

Le crisi sono per definizione processi in continuo cambiamento e sviluppo: ciò significa che possono risultare realmente imprevedibili. In genere, quando si presenta una crisi esistono diverse fasi per affrontarla: inizialmente prende il sopravvento lo sconforto dovuto alla non conoscenza della situazione, di seguito inizia la fase di analisi delle criticità e dei cambiamenti necessari. In seguito all’analisi, ogni azienda deve elaborare un piano di crisi che possa consentire di portare avanti l’attività lavorativa. Infine, guardando al futuro è necessario elaborare un piano post ripresa, ovvero una strategia per il periodo di ripartenza dopo la crisi. Tutto questo processo di elaborazione della crisi deve necessariamente essere rapido all’interno di un’impresa. La dinamicità è l’arma migliore per contrastare la crisi economica. Per questo è consigliato che siano poche persone – dotate di leadership – a prendere le decisioni: in questo modo si eviteranno dibattiti e rallentamenti nell’azione.

L’esempio cinese che avvalora questa tesi arriva da Master Kong, azienda cinese leader nel settore della produzione di noodles e bevande. Infatti, Master Kong ha saputo prevedere le dinamiche di mercato iniziando a dedicarsi non solo alla vendita su grande distribuzione, bensì anche al dettaglio e soprattutto online. L’azienda ha stilato un elenco in continuo sviluppo delle riaperture dei negozi rivenditori riuscendo a rifornirli tutti tempestivamente. In questo modo Master Kong è riuscita a rifornire tutti i negozi – online e offline – in modo rapido, con un anticipo di ben tre settimane sulla gran parte dei competitor.

  1. Leadership forte, ma pronta al cambiamento

Per gestire un’azienda in modo corretto in tempo di crisi è necessaria una leadership importante. Per questo tutte le iniziative devono essere prese dall’alto e condivise con tutti i collaboratori. Ma, un leader che desidera superare la crisi deve anche essere pronto ad accogliere suggerimenti e consigli dai propri collaboratori. Solo unendo una leadership forte alla disponibilità all’ascolto si potrà avere realmente successo.

L’esempio positivo a riguardo è la catena alberghiera Huazhu, che gestisce circa 6.000 hotel in più di 400 città in tutta la Cina. Huazhu ha istituito una task force apposita per fronteggiare la crisi che quotidianamente si è riunita per aggiornare e rivedere regolamenti e procedure in base agli ultimi aggiornamenti. La linea guida da seguire negli hotel è stata condivisa con un approccio top-down mediante un’App creata appositamente per assicurarsi che tutti i franchisee e i dipendenti fossero costantemente aggiornati sulle modalità di lavoro.

  1. Condividere linee guida chiare e sicure per i dipendenti

Crisi è sinonimo di confusione e incertezza: per questo, soprattutto in ambito aziendale, è essenziale condividere delle linee guida per affrontare la situazione con i propri collaboratori. Infatti, le informazioni in tempo di crisi sono in continuo cambiamento e vengono inevitabilmente associate a quelle fornite dai media più comuni. Proprio per questo ogni azienda deve predisporre un piano di informazione chiaro per i propri dipendenti in modo da fornire loro delle linee guida sicure e non equivocabili.

A tal proposito, Supor, azienda cinese leader in ambito produzione di articoli da cucina, ha predisposto un piano informativo preciso per i propri dipendenti. Sono state istituite linee guida operative chiare che comprendevano distanziamento sociale, fornitura di materiale sanitario e piani di emergenza straordinari. Inoltre, questa attività ha disposto controlli sanitari per i dipendenti e per i loro familiari fin dalle prime settimane della diffusione del contagio. In questo modo Supor si è trovata pronta a fronteggiare l’emergenza e la ripresa è stata rapida e semplificata.

  1. Ridistribuire il lavoro per nuove attività

Durante questa emergenza alcune attività sono state costrette a chiudere o a riorganizzare le proprie modalità di lavoro. La riorganizzazione è fondamentale soprattutto quando si parla di mansioni del personale. Infatti, piuttosto che licenziare personale è importante pensare alla propria attività e ripianificare il lavoro di ciascuna risorsa.

Un esempio positivo arriva da alcuni ristoranti, hotel e catene cinematografiche cinesi che, piuttosto che licenziare i propri dipendenti, hanno deciso di “prestarli” ad altre attività. Infatti, molte aziende nel settore ristorazione e turismo hanno chiesto la disponibilità ai propri collaboratori per lavorare per Hema, una nuova catena di negozi al dettaglio di Alibaba, che necessitava mano d’opera per effettuare consegne a domicilio a causa dell’aumento smisurato di acquisti online.

  1. Aggiornare i canali di vendita

Durante il periodo di lockdown dovuto al Coronavirus molte aziende hanno dovuto riorganizzarsi e modificare completamente la propria attività. Infatti, numerosi negozi hanno iniziato ad aprire le porte alla vendita online, unico canale davvero sicuro e performante in questo momento. Aggiornare i propri canali di vendita e iniziare a utilizzare nuovi strumenti può rappresentare la vera chiave di successo per un’azienda in difficoltà.

L’esempio positivo cinese arriva dalla società di cosmetici Lin Qingxuan, costretta a chiudere oltre il 40% dei negozi a causa del lockdown. Questa attività non ha perso tempo e ha deciso di ridistribuire online i suoi 100 consulenti di bellezza, rendendoli veri e propri influencer in ambito beauty. Grazie all’utilizzo di WeChat con video e immagini, la società di cosmetici è riuscita inaspettatamente ad incrementare le vendite del 200% rispetto all’anno precedente.

  1. Utilizzare i Social Media per coordinarsi con collaboratori e partner

Il lavoro a distanza ha spinto molte aziende a scegliere le piattaforme Social come mezzo per comunicare non solo con i clienti, bensì anche con partner e dipendenti.

Infatti, Cosmo Lady, azienda leader in ambito biancheria intima in Cina, ha deciso di utilizzare WeChat per incrementare le vendite mediante l’aiuto dei dipendenti. Tutti i collaboratori sono stati invitati a diventare influencer e, per stimolare il rendimento di ogni lavoratore, è stata istituita una vera e propria classifica delle vendite con premi per i migliori venditori su WeChat.

  1. Prepararsi per una ripresa molto rapida

Dopo solo sei settimane dallo scoppio dell’emergenza Coronavirus, la Cina sembrava già avviarsi verso una graduale ripresa. Le persone si mobilitavano, le merci iniziavano a essere trasportate su tutto il territorio nazionale e il consumo dei carburanti aumentava. Questo insegnamento è fondamentale: nessuna azienda può impiegare troppo tempo per prevedere un piano di ripresa, poiché la ripresa potrebbe verificarsi all’improvviso. È importante non farsi cogliere di sorpresa ed essere sempre preparati con un piano d’azione pronto ad essere modificato e migliorato in ogni momento.

  1. Ogni settore ha le sue tempistiche di recupero

In tempo di crisi è importante considerare che non tutti i settori hanno le stesse tempistiche di ripresa. Infatti, seguendo quanto accaduto in Cina, è possibile vedere che i prezzi delle azioni sono calati vertiginosamente in tutti i settori durante le prime due settimane di crisi sanitaria. Ma, tutti i settori si stanno riprendendo a ritmo diverso. Infatti, i settori di punta come quello sanitario e informatico hanno già ripreso a pieno il loro valore con un incremento del 12%. Al contrario, i settori più colpiti, come i trasporti o la vendita al dettaglio, risultano tutt’ora in calo e si stanno riprendendo più lentamente. Per questo è sempre fondamentale svolgere attente analisi di settore per pianificare la propria strategia in tempo di crisi, valutando tempistiche e modalità di ripresa in base all’andamento del mercato.

  1. Creare nuove opportunità nelle avversità

Per affrontare al meglio la ripresa economica in tempo di crisi è indispensabile aggiornarsi ed essere pronti al cambiamento. Infatti, mentre molti settori hanno risentito negativamente della crisi, altri hanno avuto una richiesta fuori dal comune. Stiamo parlando, per esempio, dei servizi video di riunione da remoto, dei Social Media, dei prodotti disinfettanti o delle assicurazioni sanitarie. Cogliere queste occasioni è importante.

Infatti, la nota piattaforma di Social video cinese Kuaishou ha deciso di creare offerte di istruzione online per poter rimediare al problema di chiusura di scuole e università. Sono state create delle vere e proprie aule in cloud nelle quali gli studenti potessero studiare e informarsi proprio come a scuola. Questo è un valido esempio di come in questi momenti sia essenziale reinventarsi riuscendo a cogliere preventivamente le domande e le esigenze dei consumatori.

  1. Considerare la localizzazione geografica nella definizione della strategia di ripresa

La diffusione del Coronavirus, proprio come quella di qualsiasi epidemia, non è stata uguale in tutte le zone geografiche. Quando si parla di ripresa economica aziendale anche questo è un fattore da considerare. Infatti, il piano di ripresa deve necessariamente considerare la situazione geografica di diffusione e le stime di ripartenza differenziate da zona a zona.

Un esempio di quanto sia importante includere nella propria strategia il fattore geografico è fornito da una delle aziende leader in Cina in ambito lattiero-caseario. Questo colosso da 10 miliardi di dollari ha numerose basi produttive su tutto il territorio nazionale, ma ha sviluppato un approccio di ripresa differenziato basato sulle stime di recupero urbane. Infatti, l’approvvigionamento previsto dalle fabbriche situate nelle aree più colpite è stato assegnato a fabbriche di altre regioni. Anche tutte le attività pubblicitarie sono state segmentate sulla base della diffusione regionale del virus. In questo modo gli investimenti non sono andati sprecati e l’attività è riuscita a provvedere al meglio a tutti gli approvvigionamenti richiesti.

  1. Rinnovare le offerte dell’attività sulla base di nuove esigenze dei clienti

In periodi di crisi spesso affiorano nuove necessità per i clienti: le aziende più innovative e rivoluzionarie sono quelle che potranno avere maggiore successo sfruttando questi nuovi bisogni. Crisi non significa solo perdita, ma anche nuove opportunità di visibilità e brand awareness.

Infatti, la società assicurativa cinese Ant Financial ha deciso di aggiornare l’offerta dei propri prodotti inserendo una copertura assicurativa gratuita legata proprio al Coronavirus. La novità è stata ampiamente apprezzata dai clienti che, spinti dall’entusiasmo per la nuova offerta gratuita, hanno avuto modo di considerare anche le altre proposte della società. In seguito a questa iniziativa le entrate di Ant Financial legate alle assicurazioni sanitarie hanno registrato una crescita del 30% in un solo mese.

  1. Individuare nuove abitudini di acquisto

Questa emergenza sanitaria, sociale ed economica ha portato con sé nuove abitudini di consumo: stiamo parlando della possibilità di istruzione online, della trasformazione della fornitura di assistenza sanitaria e dell’aumento della tendenza e-commerce. Non è possibile dire con certezza quali di queste abitudini si consolideranno nel tempo, ma è importante saper cogliere le occasioni e lanciarsi in nuovi progetti potenzialmente proficui.

Anche in questo caso la Cina ci mostra come molte società stiano già pianificando queste attività come trend post-crisi. Un esempio arriva da una società cinese leader nella produzione di dolciumi che ha deciso di accelerare il passaggio da offline a online. Infatti, questa attività ha annullato tutti gli investimenti promozionali previsti per i mesi di lockdown al fine di utilizzare le risorse risparmiate per iniziare collaborazioni con WeChat e piattaforme per la vendita online.

 

Certamente nei prossimi mesi Paesi come Cina, Italia e Stati Uniti saranno in grado di fornire molte altre soluzioni e strategie per affrontare con il piede giusto la ripresa economica post Covid-19. Le società che avranno più successo saranno quelle in grado di osare e di modificarsi, riorganizzando le proprie attività e modalità operative sulla base delle esigenze dei consumatori e dei trend di mercato in continuo mutamento.

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