9 Dicembre 2019

Come registrare un marchio e quanto costa

Come registrare un marchio: consigli e regole per farlo nel modo giusto

Cos’è il marchio? Ciò che contraddistingue un prodotto o un servizio, la garanzia che spinge il consumatore a scegliere la tua attività e non la concorrenza.

Il marchio è ciò che per il consumatore certifica l’origine di un determinato prodotto: è una vera e propria garanzia di autenticità e qualità. Generalmente il marchio è caratterizzato da un segno denominativo o grafico in grado di renderlo unico. Inoltre, per essere considerato tale, un marchio deve essere registrato. Come vedere se un marchio è registrato? Tutti i marchi registrati sono indicati in Italia con la sigla ®. Come registrare un marchio? Esiste un preciso percorso burocratico che consente di registrare il marchio aziendale e renderlo esclusivo e autentico a tutti gli effetti.

Ma perché fare la registrazione marchio? Perché il marchio registrato garantisce al titolare il Diritto di Privativa, ovvero una vera e propria esclusiva nell’utilizzo di quel determinato marchio a fini pubblicitari. Inoltre, un marchio ben affermato possiede un valore commerciale notevole. Basti pensare ai famosi Apple, Coca-Cola o Netflix: questi nomi sono certificati di garanzia del valore di centinaia di migliaia di dollari sul mercato. Per questo, soprattutto alle attività nascenti, conviene sempre procedere con la registrazione del proprio marchio: è un’azione strategica che potrebbe fruttare significativamente in futuro.

Scopriamo insieme cosa dice la normativa italiana, come si registra un marchio e quanto costa alla tua attività.

 

Registrazione marchio: cosa dice la normativa italiana

Cosa può effettivamente essere registrato come marchio d’impresa? La Legge Italiana si esprime riguardo alla questione nell’Art. 7 del Codice della Proprietà Industriale (CPI). Infatti: “Possono costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa tutti i segni, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purché siano atti”, quali:

  • Parole
  • Disegni
  • Nomi
  • Lettere
  • Cifre
  • Suoni
  • Colori
  • Forme o confezioni
  • Combinazioni di colori e tonalità cromatiche

Casi particolari riguardano i nomi di persona: per poter registrare un marchio con nome di persona è fondamentale che questo non leda la fama o il decoro di chi porta quel nome. Inoltre anche i marchi con nomi famosi, ritratti di persone o stemmi sono particolari. In questo caso, per poter registrare questi marchi, è necessario un accordo tra le parti in quanto si farà riferimento a qualcosa o qualcuno di già noto a livello di pubblico.

Per poter essere registrato, un marchio deve avere tre fondamentali caratteristiche. Deve essere:

  • Nuovo: non deve ricordare né riprendere alcun marchio registrato esistente o già esistito in passato;
  • Distinto: deve essere in grado di distinguersi, di indicare immediatamente il prodotto o servizio che sta sponsorizzando;
  • Lecito: non deve essere offensivo nei confronti di nessuno.

Infine, secondo l’Art. 20 del CPI il titolare ha tre principali diritti esclusivi sull’utilizzo del marchio registrato. Infatti, può vietare a terzi di utilizzare nell’attività economica:

  1. a) “un segno identico al marchio per prodotti o servizi identici a quelli per cui esso è stato registrato”;
  2. b) “un segno identico o simile al marchio registrato, per prodotti o servizi identici o affini, se a causa dell’identità o somiglianza fra i segni e dell’identità o affinità fra i prodotti o servizi, possa determinarsi un rischio di confusione per il pubblico, che può consistere anche in un rischio di associazione fra i due segni”;
  3. c) “un segno identico o simile al marchio registrato per prodotti o servizi anche non affini, se il marchio registrato goda nello stato di rinomanza e se l’uso del segno, anche a fini diversi da quello di contraddistinguere i prodotti e i servizi, senza giusto motivo consente di trarre indebitamente vantaggio dal carattere distintivo o dalla rinomanza del marchio o reca pregiudizio agli stessi”.

 

Come registrare un marchio: la procedura

Il primo passo per registrare un marchio è rivolgersi agli enti ufficiali, unici a poter procedere con la valutazione di una registrazione.

  • Per registrare un marchio su territorio italiano: UIBM, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
  • Per registrare un marchio su territorio europeo: EUIPO, Ufficio di Proprietà Intellettuale dell’Unione Europea
  • Per registrare un marchio internazionale: OMPI-WIPO, Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale

Dopo aver scoperto quali sono gli enti ufficiali ai quali rivolgersi, ecco i 5 passi corretti per registrare il tuo marchio aziendale:

  1. Progetta il marchio

Come registrare un marchio? La prima cosa a cui pensare è la progettazione. Un marchio, per essere idoneo alla registrazione, deve essere autentico, nuovo e originale. Non deve essere generico né deve contenere termini particolarmente qualitativi o elogiativi. È fondamentale che sia davvero esclusivo: non si può copiare l’idea di altri. Per questo è fondamentale concentrarsi sulla scelta del nome e dell’immagine grafica del marchio. Il proprio logo non può essere completamente astratto: infatti, secondo l’Art. 7 del CPI, deve indicare in modo chiaro e intuitivo il prodotto o servizio che sta proponendo.

  1. Fai una ricerca di anteriorità

Prima di presentare una domanda di registrazione marchio è indispensabile svolgere una chiara ricerca di anteriorità. Cos’è? Semplicemente una ricerca svolta dal titolare del nuovo marchio per assicurarsi che non esistano o siano esistiti marchi similari o uguali. Come si fa? Basterà consultare il sito ufficiale dell’OMPI (Organizzazione Mondiale della Proprietà Industriale) e immettere il nome del proprio marchio nell’apposita sezione. Così, se dovessero esistere marchi molto simili, sarà possibile rintracciarli e lavorare sulla differenziazione del proprio prodotto dagli altri già registrati.

  1. Consulta la Classificazione di Nizza

La Classificazione di Nizza è un documento ufficiale entrato in vigore il giorno 15 Giugno 1957. Ha il compito di definire le classi merceologiche e di servizi presenti sul mercato. Attualmente esistono 34 classi di prodotti e 11 classi di servizi. Per poter procedere con la domanda di registrazione, è necessario identificare a quale classe appartengano i propri prodotti o servizi e associarla al marchio. Per esempio: come registrare un marchio di abbigliamento? Basterà indicare la categoria 25; e per i prodotti musicali? La classe 1; o ancora per i prodotti per fumatori? La 34.

  1. Registra il tuo marchio

Dopo aver ideato tutte le fasi strategiche per registrare il proprio marchio, si potrà passare all’inoltro della domanda. Esistono tre tipologie di marchi registrati: quelli italiani, quelli europei e quelli internazionali (validi rispettivamente nei confini dei Paesi prestabiliti). Scopriamo insieme come registrare un marchio:

  • Italiano

Il metodo più rapido per inoltrare una domanda di registrazione marchio è rivolgersi direttamente alla Camera di Commercio e Artigianato più vicina. In alternativa, sul portale UIBM è possibile scaricare online il Modulo C, ovvero il documento con il quale è necessario richiedere la verifica marchio. È sempre consigliato inviare all’UIBM il modulo compilato mediante raccomandata con ricevuta di ritorno. Di seguito sarà l’ente stesso a inviare direttamente la domanda alla Camera di Commercio. Cosa serve per compilare il modulo nel modo corretto?

  • Modulo compilato con dati anagrafici del titolare e caratteristiche del marchio;
  • Copia dei documenti d’identità del titolare;
  • Attestazione del pagamento dei diritti e delle tasse necessarie in segreteria;
  • Marca da bollo da allegare alla documentazione;
  • F24 della tassa di registrazione;
  • Tre copie firmate di tutta la documentazione precedente.
  • Europeo

L’iter burocratico per la presentazione della domanda di registrazione è lo stesso, ma l’Ente al quale rivolgersi è l’EUIPO, la cui sede principale si trova ad Alicante, in Spagna. La domanda si potrà inoltrare in modello cartaceo (con raccomandata con ricevuta di ritorno) o via telematica, scaricando il modulo sul sito ufficiale. La registrazione di un marchio europeo è valida in tutti gli Stati membri dell’Unione.

  • Internazionale

Anche in questo caso sarà necessario presentare una domanda ufficiale, questa volta all’Ente OMPI o WIPO. Proprio come per le altre due procedure, anche per registrare un marchio o logo internazionale sarà necessario compilare il modulo ufficiale. Il marchio risulterà valido all’interno dei 97 Paesi che hanno sottoscritto L’Accordo di Madrid.

  1. Attendi la valutazione e procedi alla tutela del marchio

Una volta inoltrata la richiesta di registrazione, sarà necessario attendere la verifica marchio registrato. Il titolare dovrà utilizzare il marchio entro i 5 anni dal momento della registrazione ufficiale, in caso contrario l’ufficialità potrebbe decadere. L’attesa potrebbe durare qualche mese. Infatti, gli Enti dovranno analizzare:

  • Se le categorie indicate corrispondano al marchio;
  • Se le categorie indicate siano in linea con la Classificazione di Nizza;
  • Se esistano o siano esistiti marchi simili;
  • Eventuali richieste di obiezione da parte di titolari di altri marchi.

 

Quanto costa registrare un marchio?

Registrare un marchio non è una procedura gratuita, bensì ha un costo che si basa su alcune tasse fisse e altri eventuali valori variabili. Il costo dipende per lo più dalla territorialità del marchio e dalle categorie merceologiche alle quali il marchio fa riferimento. Inoltre, le tasse variano in base al metodo utilizzato (online o cartaceo). Scopriamo quali sono i costi:

  1. Costo registrazione marchio italiano

Domanda online tramite sito UIBM:

  • 101 Euro: tassa di registrazione marchio per una sola categoria di prodotti o servizi;
  • 34 Euro: tassa di supplemento per ogni classe aggiuntiva;
  • 42 Euro: marca da bollo da applicare sul modulo di richiesta originale.

Domanda cartacea presso gli sportelli UIBM:

  • 101 Euro: tassa di registrazione marchio per una sola categoria di prodotti o servizi;
  • 34 Euro: tassa di supplemento per ogni classe aggiuntiva;
  • 16 Euro: marca da bollo da applicare sul modulo di richiesta;
  • 40 Euro: diritti di segreteria camerale da pagare in contanti allo sportello.
  1. Costo registrazione marchio europeo

Deposizione online tramite sito EUIPO

  • 850 Euro: tassa di registrazione marchio per una sola categoria di prodotti o servizi;
  • 50 Euro: seconda tassa;
  • 150 Euro: tassa di supplemento per ogni classe aggiuntiva.

Deposizione cartacea presso gli sportelli EUIPO ad Alicante

  • 1000 Euro: tassa di registrazione marchio per una sola categoria di prodotti o servizi;
  • 50 Euro: seconda tassa;
  • 150 Euro: tassa di supplemento per ogni classe aggiuntiva.
  1. Costo registrazione marchio internazionale

Registrare un marchio internazionale ha dei costi meno stimabili rispetto ai due casi precedenti. In primis le tasse dipendono dalla provenienza del marchio da estendere: se è italiano il titolare dovrà pagare la tassa UIBM, se è europeo dovrà pagare quella UAMI. In aggiunta a questo costo, ogni Paese ha delle proprie regole di tassazione da rispettare. Infine, la registrazione di un marchio internazionale prevede una tassa fissa verso OMPI che può essere di due tipologie:

  • 532 Euro: tassa fissa verso OMPI per registrazione di marchio denominativo per una sola categoria di prodotti;
  • 736 Euro: tassa fissa verso OMPI per registrazione di marchio figurativo per una sola categoria di prodotti.

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