Avviare un’attività in franchising può essere un’ottima occasione per sfruttare la forza di un brand già affermato. Tuttavia, per ottenere risultati concreti è fondamentale conoscere a fondo le strategie da adottare, i costi da sostenere e le normative da rispettare. Ecco una guida per muovere i primi passi in modo consapevole ed efficace.
Che cos’è un franchising?
Il franchising è un modello di collaborazione commerciale che permette ad un imprenditore (franchisee) di avviare e gestire un’attività utilizzando il marchio, il know-how e il supporto operativo di un’azienda già affermata (franchisor).
Nato negli Stati Uniti nel XIX secolo e diffusosi in Europa a partire dagli anni ’60, il franchising si è imposto come strumento per replicare con successo format aziendali collaudati in mercati differenti. Tra i pionieri di questo modello troviamo aziende come Singer Corporation, attiva nel settore delle macchine da cucire, e successivamente colossi globali come McDonald’s, che hanno contribuito a definirne lo standard moderno.
Questo sistema offre numerosi vantaggi a chi vuole mettersi in proprio: consente infatti di entrare nel mercato con un marchio riconosciuto e un modello di business già sperimentato, riducendo così molte delle incertezze tipiche di un’attività avviata da zero. Tra gli elementi distintivi del franchising troviamo:
- l’utilizzo di un brand consolidato;
- l’accesso a un sistema gestionale standardizzato;
- formazione iniziale e aggiornamenti continui;
- supporto promozionale e pubblicitario;
- appartenenza a una rete strutturata di affiliati.
I contratti di franchising possono presentare variazioni significative e generalmente comprendono aspetti quali royalty periodiche, contributi per attività di marketing, clausole relative alla durata dell’accordo, esclusività territoriale e limitazioni operative.
Per avere successo, il franchisee deve possedere una buona comprensione delle dinamiche di mercato e degli obblighi previsti dal contratto. È fondamentale rispettare gli standard qualitativi e operativi stabiliti dal franchisor. Con un’adeguata pianificazione e un’attenta valutazione preliminare, aprire un’attività in franchising può rappresentare una scelta strategica e redditizia, soprattutto in settori in espansione o ad alta richiesta.
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Vantaggi e sfide di un’attività in franchising
Avviare un franchising presenta numerosi vantaggi che rendono questo modello di business particolarmente interessante per chi desidera intraprendere un’attività con basi solide. Ecco i principali benefici:
- Avvio rapido e semplificato: il franchising si basa su un sistema operativo già testato e replicabile, che consente al franchisee di iniziare l’attività in tempi ridotti, evitando molte delle difficoltà tipiche della fase di start-up.
- Accesso facilitato al capitale: l’investimento iniziale richiesto è spesso inferiore rispetto a quello necessario per creare un’attività da zero. Inoltre, la presenza di un marchio noto può agevolare l’ottenimento di finanziamenti da parte di istituti di credito.
- Forza del brand: l’affiliazione a un marchio riconosciuto sul mercato offre un vantaggio competitivo immediato: facilita l’acquisizione di clienti, aumenta la fiducia del pubblico e accelera i risultati commerciali.
- Riduzione del rischio imprenditoriale: operare sotto l’ombrello di un franchisor esperto permette di limitare molte incertezze, grazie a modelli di gestione già collaudati, strategie consolidate e un’assistenza costante.
- Supporto nella gestione delle risorse umane: i franchisor forniscono formazione iniziale e supporto continuo anche nella gestione del personale, semplificando il lavoro dei franchisee e garantendo uno standard uniforme di qualità del servizio.
Pur offrendo numerosi vantaggi, il franchising presenta anche alcune limitazioni che è bene considerare attentamente. I franchisee devono attenersi a regole e procedure ben definite, il che può ridurre la libertà decisionale. Inoltre, sono previsti costi ricorrenti, come le royalty e i contributi pubblicitari, che possono influire sulla redditività. Infine, il successo dell’attività dipende in larga parte dalla reputazione del marchio e dal livello di supporto fornito dal franchisor: scegliere con attenzione il brand a cui affiliarsi è quindi fondamentale.
Come aprire un franchising di successo?
Avviare un’attività in franchising può rivelarsi un percorso più semplice rispetto alla creazione di un’impresa da zero, ma solo se si seguono con attenzione i passaggi chiave. Di seguito, una panoramica delle fasi fondamentali per diventare franchisee con successo.
Scelta del brand e del modello di franchising
Il primo passo cruciale è selezionare il brand e il modello di franchising più adatti al proprio profilo, alle proprie risorse e agli obiettivi imprenditoriali. Le possibilità sono diverse: si può optare per un negozio fisico, un servizio oppure un eCommerce. Ogni opzione presenta vantaggi e criticità, che vanno valutati in relazione al mercato locale, alla domanda del settore e alla propria esperienza. È fondamentale considerare:
- la reputazione e la solidità del marchio;
- il supporto offerto ai franchisee;
- la redditività e la sostenibilità del modello di business.
Una scelta accurata in questa fase può determinare in larga parte il successo dell’intera iniziativa.
Analisi dell’investimento iniziale
Una volta individuato il brand, è necessario valutare attentamente l’investimento richiesto. Questo include:
- la fee d’ingresso (diritto di affiliazione);
- i costi di allestimento (locali, arredi, tecnologie);
- le spese operative iniziali (marketing, forniture, personale).
È altrettanto importante considerare i costi ricorrenti, come canoni periodici, royalty e contributi pubblicitari. Una pianificazione finanziaria dettagliata, unita a una stima realistica dei ricavi e dei costi fissi, è essenziale per garantire la tenuta economica del progetto nel medio-lungo termine.
Gestione delle pratiche amministrative
Dopo aver valutato la fattibilità economica, bisogna occuparsi degli aspetti burocratici. Tra gli adempimenti principali:
- apertura della Partita IVA;
- iscrizione al Registro delle Imprese;
- Comunicazione di Inizio Attività (SCIA);
- registrazione presso INPS e INAIL.
Alcuni settori possono prevedere ulteriori autorizzazioni o certificazioni. In questo contesto, affiliarsi a un franchising rappresenta un vantaggio: molti brand offrono assistenza amministrativa, linee guida e supporto tecnico per agevolare l’intero processo.
Definizione del target e strategie di marketing
Identificare con precisione il target di riferimento è un elemento strategico per il successo commerciale. Il vantaggio del franchising è l’accesso a un marchio già noto, che può facilitare la visibilità e l’acquisizione dei primi clienti. Tuttavia, per ottimizzare i risultati, è utile integrare le campagne promosse dal franchisor con attività locali personalizzate: Content Marketing, promozioni mirate, iniziative sul territorio. L’affiliazione a un brand consolidato consente di beneficiare di:
- campagne pubblicitarie centralizzate;
- materiali promozionali professionali;
- programmi di fidelizzazione clienti;
- consulenza in ambito marketing e comunicazione.
Aprire un franchising rappresenta una decisione strategica per coloro che desiderano avviare un’attività in autonomia, ma con il supporto strutturato di un sistema collaudato. Il successo dipende dalla scelta di un partner affidabile, dalla conoscenza approfondita del settore e da una pianificazione accurata, sia dal punto di vista operativo che contrattuale. Con la giusta preparazione, il franchising può offrire un mix ideale tra sicurezza e imprenditorialità.